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Welfare, educatori in sciopero: “Basta tagli, basta precarietà” [audio]

Rete educatrici ed educatori di Bologna e Usb annunciano la mobilitazione: “Basta fare cassa con la nostra professionalità”. Appuntamento giovedì 4 giugno’015 alle 10 in piazza Maggiore.

29 Maggio 2015 - 18:28

Periodo estivo senza stipendio, rischio di non rinnovo per chi ha esperienza ma non un titolo abilitante, contratti sempre più precari, e bandi di gara costantemente al ribasso. Gli educatori e le educatrici che lavorano sotto le due Torri hanno più di un motivo per scioperare. A loro questa volta si sono aggregati anche diversi assistenti sociali, dipendenti che passerebbero dal Comune alla gestione Asp, con conseguente peggioramento delle condizioni di lavoro.

“In questa città i diritti delle persone disagiate vengono schiacciati, a fronte di scelte politiche ed economiche che favoriscono i grandi gruppi finanziari”. Nella giornata di sciopero è prevista anche una manifestazione. Appuntamento giovedì 4 giugno, alle ore 10 in piazza Maggiore.

> Ascolta l’audio con Marco Martucci (Usb):

 

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> Leggi il comunicato:

Appello delle lavoratrici e dei lavoratori del sociale della città di Bologna

Mobilitazione del 4 giugno 2015

Alcuni mesi fa si è aperto un confronto tra le educatrici e gli educatori di Bologna. Questo confronto ci porta oggi a percorrere con le lavoratrici e i lavoratori afferenti alle altre figure professionali del sociale, a impegnarci insieme per la difesa del welfare pubblico. Le differenze iniziali tra lavoratori pubblici e lavoratori del privato, divisi da diverse condizioni lavorative, diversi salari, diversi inquadramenti contrattuali, poteva apparire come un deterrente a collaborare, invece ha arricchito il dibattito e rafforzato i cardini della nostra comune battaglia.

Dopotutto l’obiettivo era, ed è, mettere in connessione le diverse realtà del lavoro sociiale per rafforzarne le singole specificità, sincronizzando la mobilitazione e rivendicando il valore delle professioni e delle professionalità, sia dal punto di vista della qualità del lavoro che dal punto di vista delle condizioni contrattuali e dei diritti sindacali spesso violati.

Gli stipendi miseri, gli improvvisi vuoti di salario a dispetto dei contratti firmati, la rinuncia alla programmazione e alla formazione degli educatori della scuola negli interventi educativi, sono alcuni delle prassi a cui ci opponiamo. Davanti alla scelta delle istituzioni di procedere, sorda, sulla strada della cancellazione dello welfare, abbiamo ritenuto inevitabile rivendicare quanto ci spetta, impugnando un piano di mobilitazioni come strumento per vincere il futuro di precarietà a cui ci stanno destinando.

Le nostre risposte saranno più decise ogni volta che ci troveremo di fronte a un bando “a offerta economicamente più vantaggiosa”. Con tali bandi le istituzioni si agevolano nel taglio della spesa sociale e del personale, favorendo le imprese in grado di garantire la migliore ottimizzazione economica.

Il mondo del welfare si sta muovendo in città. Registriamo la campagna promossa dagli “Educatori contro i tagli” per il riconoscimento dei titoli, l’opposizione delle Assistenti Sociali al progetto che vorrebbe dipendenti dell’ASP (vicina al default), l’agitazione del personale delle scuole dell’infanzia e dei nidi contro l’Istituzione, le lettere pubbliche degli educatori comunali o quelle degli educatori impiegati nei servizi integrativi, la lotta delle educatrici e degli educatori dei Centri anni verdi e Officine Adolescenti.

Il 4 giugno daremo visibilità alla ricchezza prodotta dall’intelligenza collettiva e dal nostro attivismo politico.

E’ giunto il momento che i cittadini, le persone interessate dai (e ai) servizi conoscano l’attacco dell’amministrazione comunale al welfare pubblico.

Se venissero a mancare (ahinoi, ci avviciniamo al dramma) i servizi di tutela delle persone in difficoltà, ci rimetterebbero tutti. Invitiamo le lavoratrici e i lavoratori, le famiglie e la cittadinanza a partecipare a questa importante operazione di coesione sociale.

Giovedì 4 giugno ore 10:00 piazza Maggiore

Rete educatrici ed educatori Bologna

Usb-Bologna