Acabnews Bologna

“Vogliono sgomberare la dignità che abita nelle case occupate” [comunicati]

Social log e Inquilini resistenti intervengono dopo la pronuncia del Riesame, che ha accolto l’opposizione della procura al dinego del gip di sequestrare l’ex-Telecom. Solidarietà da Usb e Idra. Il 28 marzo nuova “marcia della periferia”.

07 Marzo 2015 - 13:47

(foto da facebook Social Log)

L’assemblea del 5 marzo lancia la Seconda Marcia della Periferia e della Dignità! Alla lotta!

Giovedì sera presso l’occupazione abitativa dell’Ex-Telecom Occupata si è tenuta una lunga assemblea cittadina. Tantissimi interventi ascoltati e applauditi da più di un centinaio di persone hanno affermato un programma di lotta collettiva davvero ricco. La resistenza agli sfratti, la difesa delle occupazioni abitative, la lotta contro il Piano Casa e il terribile articolo5, e l’inizio di una battaglia sul welfare legata agli effetti del Nuovo Calcolo Isee sono i 4 punti su cui si è deciso di concentrare gli sforzi collettivi nelle prossime settimane e mesi.

L’urgenza di rilanciare la contrapposizione sociale nella nostra città a partire dalle lotte concrete che la abitano è stato il sentimento espresso da tutti e tutte. Per questa ragione sabato 7 marzo saremo a Ferrara al fianco dei facchini in lotta della nostra regione per solidarizzare con gli operai S.I.Cobas della Mirror, l’11 marzo accogliendo l’appello degli studenti universitari saremo in piazza Verdi alle 18h per il corteo dedicato a Francesco Lorusso “La memoria viva sono le lotte di oggi!”, mentre il 14 marzo parteciperemo alla manifestazione contro i tagli al welfare e per i beni comuni indetta dall’USB. Da parte nostra continueremo notte e giorno a resistere agli sfratti con il Comitato Inquilini Resistenti e solidarizzeremo attivamente a tutte le iniziative promosse dai comitati cittadini di lotta per il diritto alla casa, contro gli sgomberi e gli sfratti.

In questo meccanismo collettivo di autorganizzazione e solidarietà tra sfruttati e sfruttate, tra nuovi poveri e precari facciamo appello alla costruzione della Seconda Marcia della Periferia e della Dignità per sabato 28 marzo, data di mobilitazione nazionale indetta dalla rete Abitare nella Crisi. La nuova marcia tornerà nelle periferie di Bologna e sarà determinata a difendere quanto costruito con la lotta dal movimento per il diritto all’abitare cittadino! Sarà soprattutto una marcia di difesa delle occupazioni abitative, di solidarietà alla resistenza antisfratto e di contrasto agli effetti del nuovo calcolo Isee.

Le autorità cittadine, in primis la procura, vogliono calpestare il sorriso dei bambini delle occupazioni, vogliono sgomberare la dignità che abita nelle case occupate, vogliono spezzare il legame di solidarietà e mutualismo che sta facendo delle occupazione un punto di riferimento per il territorio e i quartieri. Tantissimi pensionati e persone in stato di disagio hanno trovato nelle occupazioni abitative del quartiere Bolognina e San Vitale dei luoghi amici e solidali dove poter rivolgersi per trovare conforto e soluzioni a numerosi problemi provocati dall’austerità e dai tagli ai servizi. Non permetteremo mai che questo mondo di solidarietà e lotta venga aggredito dalle manganellate della celere e che centinaia di persone che finalmente grazie all’occupazione avevano riconquistato la propria dignità vengano sbattute in strada e calpestate dalla ferocia repressiva della procura di Bologna.
Appello a tutta la Bologna solidale per la Seconda Marcia della Periferia e della Dignità per sabato 28 marzo!

Mobilitiamoci nelle scuole, nelle facoltà, sui posti di lavoro e in quartiere per aumentare solidarietà tra sfruttati e sfruttate! Se toccano uno toccano tutti!

Difedere le occupazioni abitative!
Resistere agli sfratti e all’articolo 5 del Piano Casa!
Contrastare gli effetti del Nuovo Calcolo Isee!

Alla lotta! Al picchetto! Alla marcia della periferia e della dignità!

Assemblea del 5 marzo promossa dal Comitato Inquilini Resistenti e occupanti con Social Log

 

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Giù le mani dall’ex Telecom!

Il Resto del Carlino di oggi usa caratteri cubitali per descrivere l’accoglimento, da parte del Tribunale del Riesame, della richiesta – da parte della procura- di mettere sotto sequestro lo stabile denominato Ex Telecom che, dallo sorso dicembre, ospita oltre trecento persone. A tale notizia fanno seguito – come d’abitudine- le esternazioni del’ Ass. Malagoli che, mentre tace su un così grave fatto, continua inflessibile la sua guerra santa contro gli occupanti abusivi degli alloggi Acer (ben 52, udite udite, contro le oltre 5.000 famiglie in attesa da anni). Certe notizie si commentano da sole. E’ evidente che continuare a negare una gestione disastrosa dell’emergenza abitativa continuando a criminalizzare chi occupa in totale mancanza di alternative, può rispondere solo a un vero e proprio disegno criminale e mafioso. Asia-usb e la Federazione USB di Bologna esprimono la più totale e incondizionata solidarietà agli occupanti della ex telecom; e sottolinea la tendenziosità delle dichiarazioni dell’ Ass. Malagoli. Se qualcuno proverà a mettere in discussione il diritto ad avere una casa che deve essere riconosciuto a tutti gli occupanti come ad ogni persona, si troverà di fronte un’intera città pronta a difendersi. Chi tocca un’occupazione le tocca tutte; Comune di Bologna basta ipocrisia!

Asia-usb Bologna
Federazione USB Bologna

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La Procura colpisce ancora. Dopo che la richiesta di sequestro dell’ex Telecom di via Fioravanti 27 occupata era stata in prima istanza respinta, il suo ricorso è stato accolto dal Tribunale del Riesame. Vogliono dunque sgomberare uno stabile in cui molte famiglie e soggetti colpiti dalla crisi si sono riappropriati di una casa. La Procura continua dunque la sua guerra contro le occupazioni abitative, definite “situazioni di illegalità” che se non fermate subito destinate a protrarsi indefinitamente. Conferma inoltre il ruolo interamente politico che la Procura gioca nel sistema di governo del PD, procedendo con i sequestri a chiudere gli spazi di occupazione e autorganizzazione.
Questa manovra è un chiaro attacco a tutte le occupazioni nel loro complesso che continuano, ognuna con le proprie forme, a lottare contro un piano casa vergognoso ed inaccettabile. Le case ci sono e noi continueremo ad aprirle per riprenderci la dignità che ogni giorno cercate di toglierci ed è proprio per questo che Idra porta la sua solidarietà all’occupazione dell’ex Telecom .
No al piano casa e no all’articolo 5, riprendiamoci ciò di cui abbiamo bisogno!

Idra