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Vigili del Fuoco: “Vilipesi se impiegati contro libertà di espressione”

Usb stigmatizza l’intervento al Pratello denunciato da Zeroincondotta: “Pensate se mentre eravamo a togliere le bandiere con i cuori” per Xm24 “arrivava una chiamata per incendio”.

15 Marzo 2017 - 11:18

“Soccorso? O più semplicemente abuso di mezzi di servizio pubblico, adibiti a soccorso tecnico urgente?”. A chiederlo retoricamente, riferendosi alla rimozione delle bandiere ‘I love Xm24’ documentata da Zeroincondotta lo scorso 4 aprile e recentemente rivendicata dal Comune, sono i rappresentanti Usb dei Vigili del Fuoco, definendo “vergognoso” essere chiamati “per questioni ‘di decoro’, per non dire politiche” e denunciando che il loro dirigente “sollecitato su queste questioni ha più volte dimostrato insensibilità”.

Si legge nella nota sindacale: “Il comune deve provvedere con i propri mezzi per servizi di questo genere. La motivazione dell’intervento è ‘imbrattamento di proprietà privata’. Ci chiediamo allora: i Vigili del Fuoco saranno usati in futuro per ripulire i graffiti della città? L’immagine dei Vigili del Fuoco è vilipesa quando viene associata alla repressione della libertà di espressione. La digos e i carabinieri chiamati per le bandiere, si sono astenuti da qualunque valutazione, evidentemente ritenendo il fatto legale”.

Usb denuncia dunque “l’uso improprio di un servizio dello Stato, deputato al soccorso. Noi come lavoratori ci aspettiamo maggiore rispetto e considerazione del nostro ruolo sociale, maggior rispetto della nostra professionalità. Il nostro ruolo non è quello della repressione, ma del soccorso, lo ripetiamo. Ci sentiamo strumentalizzati, come quando si viene impiegati in sgomberi di edifici occupati”.

Scrive il sindacato in conclusione: “Negli anni il nostro dispositivo di soccorso si è ridotto molto, a causa dei tagli indiscriminati, ma in compenso ci vengono chieste sempre più mansioni, quelle che altri dovrebbero svolgere, perché a loro volta i comuni hanno subito tagli e ridotto i servizi. Avvertiamo: i rischi sono concreti, distrarre risorse dal soccorso può significare ritardi nella risposta di servizi urgenti, pensate se mentre eravamo a togliere bandiere con i cuori, arrivava una chiamata per incendio…. è tutta una questione di priorità”.