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Via Belmeloro, crolla cornicione: “Ma Ateneo spende soldi per coprire murales” [foto]

E’ successo stanotte e non stava passando nessuno. Cua all’Alma Mater: “Migliaia di euro per ‘pulire’ i muri, perché invece non si usano per evitare che qualche studente o lavoratore rimanga stecchito mentre passeggia per strada o va a studiare?”.

31 Ottobre 2019 - 13:56

In zona universitaria stanotte si è staccato un cornicione da un palazzo, i detriti sono finiti sulla strada e non ci sono stati feriti perchè in quel momento non passava nessuno. Però intanto l’Ateneo continua a spendere migliaia di euro per coprire le scritte e i murales sui muri delle facoltà, come accaduto poco tempo fa per un messaggio degli studenti in sostegno alla popolazione curda del Rojava e contro l’invasione dell’esercito turco (poi sostituito da un nuovo murale, poche ore dopo). E’ il Cua a evidenziare questa situazione. Intanto, in via Belmeloro ci sono operai e vigili: il transito è ancora limitato, si può passare a piedi solo sul lato opposto al portico. “Stanotte un pezzo di cornicione si è staccato con tutta la grondaia dall’edificio che ospita le lezioni di Chimica Farmaceutica in via Belmeloro 4”, scrive sui social il collettivo, riprendendo una notizia diffusa da Repubblica. “Se è per fortuna che nessuno si sia fatto male, è per una precisa responsabilità che quel cornicione si è staccato. Una responsabilità che ha anche una connotazione politica, che porta in sé le priorità stabilite dalla governance Ubertini. Qualche settimana fa, sulle pagine del Resto del Carlino, il prorettore vicario nonché ‘Responsabile Servizio per la salute e la sicurezza delle persone nei luoghi di lavoro’ Mirko Degli Esposti si lamentava di come l’Università avrebbe dovuto spendere migliaia di euro per la pulizia dei muri ‘sporcati’ da scritte in sostegno alla Rivoluzione del Rojava attaccata dall’esercito turco”. Ecco allora il “suggerimento” del Cua per il prorettore: “Le migliaia di euro di cui parlavi, perché non le usiamo per evitare che qualche studente, lavoratore o persona x rimanga stecchito mentre passeggia per strada o va a studiare, piuttosto che per ‘pulire’ muri che gli studenti della zona universitaria vogliono che parlino e gridino solidarietà? Quali sono le priorità di Ubertini e dei suoi? Vale più un muro pulito o la vita di qualcuno?”.