Acabnews Bologna

Ventidue denunce per la resistenza dei rifugiati dal nordafrica

Lo rende noto Asia-Usb, che dà appuntamento a domani, venerdì 13 giugno’014, alle 17.30, per un presidio davanti alla Prefettura. Intanto, si apprende di 19 persone sotto indagine per il corteo antifascista dello scorso 24 maggio.

12 Giugno 2014 - 19:19

Sgombero Villa Aldini © Chiara Tolomelli

“Oggi sono stati recapitati 22 avvisi di conclusione delle indagini (cioè delle denunce) a carico di persone che, nel periodo tra aprile ed agosto 2013, si opposero al modo vergognoso in cui lo stato italiano pretendeva di concludere il piano di accoglienza denominato ’emergenza nord africa'”

A renderlo noto è una nota del sindacato Asia-Usb: “Si pretendeva allora (dopo aver speso quasi inutilmente circa un miliardo e 300 milioni di euro di denaro pubblico) che le migliaia di rifugiati accolti lasciassero le strutture di accoglienza senza aver a disposizione nessuna alternativa e nessun reddito – si legge in una nota – A Bologna la mobilitazione di numerose associazioni, sindacati e organizzazioni politiche portò all’occupazione delle strutture e all’apertura di una trattativa istituzionale volta a individuare soluzioni abitative concrete per queste persone. Da subito si concordò informalmente con le istituzioni che le due strutture bolognesi di via Prati di Caprara e di Villa Aldini, avrebbero continuato a ospitare i rifugiati finché un luogo alternativo non fosse stato identificato. La trattativa ebbe come sbocco la concessione in autogestione delle ex scuole Merlani, dove attualmente vivono circa quaranta rifugiati. Si trattò comunque, pur nell’importanza del gesto, di una soluzione insufficiente ad accogliere tutti i rifugiati ospiti sul territorio bolognese. Alcuni di essi continuarono ad abitare a Villa Aldini, non avendo nessun altro luogo dove andare, fino all’agosto di quell’anno quando le forze dell’ordine sgomberarono la struttura. Nel corso di quell’operazione destarono scalpore i due tentativi di suicidio attuati come gesto di opposizione estrema. Oggi i due i due autori di quel gesto sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale. Assieme a loro altre 20 persone: 3 attivisti delle associazioni che sostennero la lotta dei rifugiati e 18 rifugiati che hanno scelto di continuare le lotte partecipando all’occupazione delle ex scuole Ferrari in via Toscana a Bologna. Queste vergognose denunce a carico dei rifugiati arrivano proprio in un momento in cui altissimo è il numero di sbarchi sulle coste italiane e mostrano il vero volto di un governo che, da un lato vomita fiumi di retorica buonista e, dall’altro, fa capire chiaramente che nessuna opposizione sarà più tollerata”.

“Non è un caso – secondo Asia –  che esse arrivino proprio alla vigilia della partenza della “Carovana Europea della Dignità” che il 21 giugno partendo da tutta europa e anche da Bologna convergerà su Bruxelles a chiedere il rispetto dei diritti di migranti e rifugiati a cui Asia USB e le occupazioni di Bologna partecipano. Non è un caso che esse colpiscano soprattutto rifugiati che hanno scelto di vivere nelle occupazioni piuttosto che per strada. Queste denunce mirano a impaurirli e ad aumentare biecamente la loro ricattabilità perché si teme che, una volta organizzati, diventino un’area importante di conflitto.
Queste vergognose denunce fanno seguito all’ondata repressiva che il governo Renzi ha scatenato contro chi, in tutta Italia, a partire dal diritto all’abitare, continua a battersi per la dignità di tutti e tutte. Esse mirano, ricorrendo a strumenti palesamente fascisti, a mettere a tacere ogni forma di opposizione al Piano casa e al suo infame articolo 5”.

“Non sarà questa brutale volgarità a fermarci”, promette il sindacato: “Le lotte continueranno con maggiore determinazione! Per i diritti dei rifugiati e dei migranti, per il diritto all’abitare”. L’appuntamento è per domani, venerdì 13 giugno’014, alle 17.30 per un presidio davanti alla prefettura in piazza Roosevelt.

Intanto, si apprende dalla stampa mainstream di altre 19 persone sotto indagine dalla procura in relazione alla manifestazione contro Casapound dello scorso 24 maggio: i reati, a vario titolo, sono invasione di edifici, disturbo del riposo delle persone, getto pericoloso di cose. La Digos sarebbe al lavoro per identificare altre persone in relazione a imbrattamenti e accensione di petardi.

> Le foto dello sgombero del 28 agosto 2013 (di Chiara Tolomelli)

http://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157635279263318/show/