Acabnews Bologna

“Veniamo ovunque!”, e nasce una nuova occupazione [foto+audio]

La manifestazione del SomMovimento NazioAnale sfida il veto del sindaco Merola, sfilando per la città e riaprendo l’ex Stazione Veneta di via Zanolini, ribatezzata “Fuori binario”.

21 Maggio 2016 - 19:51

index16Si è conclusa con una nuova occupazione la manifestazione “Veniamo ovunque”, che si è svolta oggi a Bologna in risposta all’appello lanciato dal SomMovimento NazioAnale. L’edificio occupato è l’ex Stazione Venta di via Zanolini, al civico 41, da oggi ribatezzata “Fuori binario” per diventare uno spazio aperto da attraversare “per riprenderci e redistribuire la ricchezza culturale, sociale e materiale che produciamo- dichiara un’attivista subito dopo l’occupazione- sottraendola al mercato e alla catena del capitale. Per fondare laboratori di sperimentazione politica, nei quali inventare forme di organizzazione che rispondano ai bisogni e ai desideri delle nostre vite precarie”. Mentre su via Zanolini continuano interventi e performance, la polizia resta nelle vicinanze.

Manifestazione NazioAnaleIl corteo (che il sindaco Virginio Merola aveva chiesto di vietare) era partito da piazza Nettuno, imboccando via Indipendenza al grido di “Razzismo, sessismo, precarietà… la lella si rivolta in ogni città!”. Almeno un migliaio le persone in piazza. Come spiega un’attivista di Atlantide durante i primi passi della manifestazione: “Oggi siamo qui perchè vogliamo far vedere che esistono froci, lesbiche, trans e femministe che hanno molto da dire, che non parlano dei diritti di una minoranza perchè non siamo una minoranza!”. Numerose le azioni comunicative effettuate lungo il percorso. Nei pressi delle Poste di piazza VIII Agosto i NoBorders hanno alzato un muro simbolico, fatto di cartone, leggendo un testo sul superamento delle frontiere tanto tra i generi quanto tra gli Stati: la parete è stata poi sfondata dall’avanzare del corteo. In via Irnerio è stato esposto lo striscione “Il diritto alla salute è di tutt*. Ripartiamo dai desideri, apriamo consultorie queer” davanti ad un ambulatorio che è stato inaugurato circa un mese fa: si tratta di un pronto soccorso ortopedico, ma privato e a pagamento. Da Asia-Usb e Social Log, intanto, si sono susseguiti interventi al sound system sul diritto all’abitare e le lotte dei movimenti per la casa. Nelle vicinanze del Community Center di via Filippo Re, gli attivisti di Hobo si sono fatti sentire per contestare l’Università, tra le altre cose per aver ospitato di recente il leader leghista Matteo Salvini. Dopo aver percorso un pezzo di viali, nuova tappa al Sant’Orsola: qui le Mujeres Libres hanno attacchinato numerosi manifesti sui muri contro i medici obiettori per rivendicare “aborto libero, gratuito e sicuro”.

> Ascolta l’audio dell’intervento di Atlantide alla partenza del corteo:

 

> Ascolta l’audio registrato durante l’azione davanti alla clinica di via Irnerio:

 

> Ascolta l’audio registrato subito dopo l’occupazione:

 

> Guarda le prime foto della giornata:

Veniamo ovunque!