Culture

Val di Susa / Da domani “Una montagna di libri nella valle che resiste”

Dopo l’edizione a Bologna di un anno fa, la rassegna torna nei luoghi della lotta NoTav con tre giornate di incontri, banchetti, teatro, concerti e passeggiate “per dare più forza alle battaglie presenti e future”.

09 Giugno 2016 - 11:46

tavDopo la trasferta al Vag61 di Bologna dello scorso anno, “Una montagna di libri contro il Tav” ritorna in Val di Susa a partire da domani e fino a domenica. In realtà, come si può leggere sul sito di Carmilla, una delle realtà che anche quest’anno partecipa all’organizzazione della rassegna, per l’edizione 2016 la manifestazione ha deciso di cambiare la propria definizione in “Una montagna di libri nella valle che resiste” e questo con l’intento di “segnalare come la lotta valsusina sia uscita, ormai da anni, da una semplice logica di opposizione alle mastodontiche e inutili opere volute dalle mafie politiche ed economiche per proporsi come modello di auto-organizzazione politica e sociale sul territorio”.

Dal comunicato diffuso per presentare l’evento: “Sono più di vent’anni che in questa terra è in corso una lotta dalle molteplici componenti e aspirazioni, una lotta radicata nel territorio delle Alpi, nella sua storia e natura; una lotta contro le nocività, le devastazioni ambientali, il modello economico e politico che ne è responsabile; una lotta di resistenza anche contro la criminalizzazione e repressione del movimento NoTav. Cerchiamo di esplorare sentieri nuovi, ma al tempo stesso antichi, verso un modo di vivere altro, verso un’autogestione del territorio e una rigenerazione del tessuto comunitario, anche attraverso incontri come questo, finalizzato a stimolare il confronto, la riflessione, la conoscenza reciproca, tramite la messa in comune dei saperi nelle loro diverse forme espressive e narrative. Un viaggio, quest’anno, incentrato sulle resistenze oltre i confini, per abbattere le frontiere tra le ‘discipline’, che frammentano un sapere di cui è urgente riappropriarci in modo organico, ma anche e soprattutto le frontiere tra gli Stati nazione, che dividono e rinchiudono i popoli, la loro libertà di circolare e di incontrarsi. E per oltrepassare anche le barriere tra le epoche, per riannodare il filo rosso che lega chi si è battuto prima di noi alle resistenze di oggi, affinché la consapevolezza delle nostre radici dia più forza ai progetti e alle battaglie presenti e future. Questo è «Una montagna di libri»: tre giornate di incontri, dibattiti, banchetti, editoria indipendente, scambi di libri, teatro, concerti, mangiate, bevute, passeggiate… nei luoghi della resistenza NoTav”.

> Info e programma della tre giorni: qui