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Usb in piazza per lo sciopero generale: “Licenziamo il Governo per giusta causa” [foto]

Corteo da piazza XX Settembre: “Siamo 2.000”. I manifestanti depongono una corona di fiori al sacrario dei partigiani. Fantoccio di Renzi lanciato contro la sede di Unindustria.

24 Ottobre 2014 - 16:11

Sciopero generale Usb (foto Zic)Partecipato corteo, oggi a Bologna, per lo sciopero generale convocato a livello nazionale dall’Usb contro il Jobs Act, le politiche del governo Renzi e i dettami della Troika. La manifestazione è partita da piazza XX Settembre e si è conclusa alla sede di Unindustria, in zona Castiglione. “Licenziamo il Governo per giusta causa”, è il messaggio lanciato dal sindacato di base: anzi, “cacciamolo a calci in culo”. Perché oggi “si sciopera, non si fa finta e non si fa una passeggiata”. Quello che attraversa Bologna è corteo “unitario”, dice l’Usb: non ci sono gli altri sindacati “ma ci sono lavoratori, precari, disoccupati, studenti e occupanti di case”.

“Siamo 2.000”, si urla dal sound system: “Questo e’ un grande sciopero e la nostra e’ una grande manifestazione”. Semmai, “abbiamo fatto un errore: abbiamo fatto scioperare troppi lavoratori del trasporto pubblico locale e molti manifestanti non sono riusciti ad arrivare, altrimenti saremmo il doppio o il triplo”.

Lungo il percorso, la manifestazione passa nei pressi dell’occupazione abitativa promossa da Asia-Usb in via Irnerio: un’intera palazzina autogestita “in pieno centro, che mette a nudo tutte le contraddizioni dell’attuale classe dirigente”. Più avanti, una delegazione di manifestanti depone una corona di fiori sotto il sacrario dei caduti partigiani in piazza Nettuno, con scritto “Antifascisti sempre”. Un gesto pensato alla luce del “dibattito surreale” che il sindaco Virginio Merola ha aperto in città dopo la manifestazione di sabato scorso. Merola “prima ha concesso una piazza a Forza nuova e poi ha criticato chi ha manifestato per opporsi ai fascisti”, attacca l’Usb. Il corteo, riprendendo il cammino, intona “Bella ciao” e si dirige verso Unindustria. In via Farini, un lancio di vernice colpisce una filiale della Deutsche Bank.

Quando il corteo arriva sotto la sede degli industriali, presidiata da Polizia e Carabinieri, un fantoccio di Renzi con la scritta “scemo” viene lanciato nel cortile dell’edificio. Sul pupazzo “c’era attaccata la lettera di licenziamento per Renzi”, spiega l’Usb: “Una lettera uguale a quella che migliaia di lavoratori ricevono in tutta Italia”. Dietro la sigla Unindustria “ci sono quei signori che si dichiarano felici per le riforme di Renzi”, si urla dal sound system: “Sono i nostri nemici, non dobbiamo avere paura ad usare questi termini perche’ sono loro che ci hanno dichiarato guerra” e “noi siamo gente che non piega la testa. Questo palazzaccio prima o poi bisognera’ raderlo al suolo, come quelli costruiti dagli speculatori e che deturpano le spiagge”.

Oggi, intanto, proprio nella sede di Unindustria c’era anche una delegazione degli operai della Titan, riferisce l’Usb, esprimendo la solidarietà del corteo perchè si tratta di lavoratori che “da giorni stanno occupando la fabbrica e che sono lìdentro per difendere i loro diritti”. Dopo essere sfilato sotto le finestre degli industriali, il corteo si è concluso a poche centinaia di metri di distanza.

> Le foto della manifestazione:

http://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157648947459595/show