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Usa / Intorno alla Grande Mela [audio+video]

Non solo New York: da San Francisco a Boston passando per Chicago, la protesta si è diffusa in moltissime grandi città degli Stati Uniti. Riproponiamo una serie di interviste con attivisti e testimoni.

05 Ottobre 2011 - 11:01

(da Radio Onda D’Urto)

Alla terza settimana consecutiva di lotta, i manifestanti anticrisi statunitensi di Occupy Wall Street allargano la protesta nel resto del paese. Dietro lo slogan “Siamo il 99% che non vuol più pagare l’avidità dell’1%”, proteste si segnalano da Chicago a Los Angeles passando per Boston, dove una marcia è arrivata fino alla sede di Bank Of America, San Francisco e Washington. Proprio nella capitale c’è grande attesa per la manifestazione indetta giovedì in occasione del decimo anniversario dell’inizio della guerra d’invasione in Afghanistan. La protesta quindi si sta diffondendo?

L’epicentro delle proteste restano comunque New York e lo Zuccotti Park, l’area verde che da metà settembre è diventata casa dei No Crisis. Sabato scorso in 700 erano stati arrestati, e poi rilasciati, dopo aver occupato per ore il ponte di Brooklyn. Oggi, invece, corteo vestiti da zombie: volto truccato di bianco, le labbra sporche di sangue e per cibo i dollari del Monopoli. Obiettivo: dare il benvenuto agli agenti di cambio e agli intermediari finanziari che arrivano a lavorare a Wall Street, “riflettendo – dicono i manifestanti – la metafora delle loro azioni”.

In Spagna, nel frattempo, proseguono i preparativi verso la grande manifestazione internazionale dell’indignazione del 15 ottobre.

Radio Onda D’Urto ha realizzato alcune interviste che possono dare conto di come sta evolvendo la situazione in vista della giornata del 15 Ottobre.

Le interviste

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