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Bartleby: uova in rettorato e manganellate in via Guerrazzi, poi occupazione al 38 e corteo notturno [diretta+video+foto]

La rabbia contro lo sgombero di Bartleby arriva in rettorato, poi corteo verso S.Petronio Vecchio fermato dalle forze dell’ordine. Finisce al 38, in serata assembea pubblica e corteo notturno. Nuovo corteo sabato, h14 p.za Verdi.

23 Gennaio 2013 - 22:10

h22,10 – Termina il corteo notturno, che ha percorso le strade della zona universitaria tra cori, slogan, fumogeni e petardi. Un passaggio anche davanti al primo stabile occupato, tre volte, tra Bartleby, nel 2009.

h21,20 – In assemblea al 38 occupato emerge anche la volontà di convocare un corteo per sabato prossimo 26 gennaio, dalle ore 14 in Piazza Verdi. Fissato inoltre un appuntamento per il giorno prima, venerdì 25, a mezzogiorno, sempre in via Zamboni 38, “per preparare il corteo”.

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h20,45 – Dall’assemblea la decisione di muoversi, al termine, in un corteo notturno.

h20,20 – E’ in corso l’assemblea pubblica in una gremita aula III di via Zamboni 38. “Oggi in piazza con noi c’erano i ricercatori e i docenti preoccupati – spiega il collettivo – Sono tante le realta’ che hanno contribuito a dare vita a Bartleby in questi quattro anni. Stasera, insieme a loro, decideremo il da farsi. La mobilitazione non si ferma”

 

 

h20,05 – Sono cinque, riferisce Bartleby, gli studenti feriti nel contatto con le forze dell’ordine in via Guerrazzi. La Questura, invece, parla di un funzionario ferito: per lui cinque giorni di prognosi a causa di “calci alle gambe”.

h18,58 – Aumentano gli attestati di solidarietà per Bartleby da parte di numerose realtà, bolognesi e non.

h18,40 – “Muri da una parte e manganelli dall’altra. Queste sono le uniche risposte che in questa città vengono date alle istanze che poniamo da tempo”. Sono parole durissime quelle degli attivisti di Bartleby dal 38 occupato. Primo destinatario della rabbia del collettivo, senza dubbio, il rettore Dionigi: “Per noi è responsabile di tutto questo, dovrà spiegare pubblicamente le ragioni dello sgombero, dirci perché si è appropriato del nostro materiale, fondo Roversi compreso, e dirci anche perché ha fatto picchiare selvaggiamente i suoi studenti”. Quella vista all’angolo tra via Guerrazzi e via San Petronio Vecchio, infatti, “è una gestione anomala e vergognosa dell’ordine pubblico, orientata alla violenza e a fare male. Noi siamo avanzati a volto scoperto e ci siamo trovati davanti le forze dell’ordine schierate, con un atteggiamento aggressivo. Dopo le cariche, poi, siamo stati accerchiati da tutti i lati impedendo ogni via di fuga”. La mente torna alla manifestazione davanti a Bankitalia dell’ottobre 2011, dove “a colpire più forte furono proprio le forze dell’ordine sistemate di lato e quel giorno a qualcuno furono spaccati i denti. Oggi questo non è successo, ma forse l’obiettivo era quello”. Sono cinque gli studenti feriti, “che ora stanno valutando se andare a farsi medicare”.

h18,35 – Da Bartleby preoccupazione per la sorte del fondo Roversi: “Ha un valore inestimabile. Noi, da soli con le nostre forze, lo stavamo catalogando per restituirlo alla città, per farne una biblioteca aperta a tutti. Il rettore ore lo sta murando e impedisce alla città di fruirne. Dove possiamo mettere le migliaia di riviste storiche di Roversi? Dove devono andare a finire, in strada? A casa nostra?”, si chiedono.

 

h15,42 – Bartleby: Stasera, dopo l’assemblea pubblica delle 19, “grande jam (tutta la notte) in aula 3 in via Zamboni 38. Chi può porti ampli (basso e chitarra) e batteria. Tutta la nostra  strumentazione è murata dentro. Ci saranno Wu Ming, Voodoo Sound Club,Alive Lab, l’hard Coro De Marchi e tante e tanti altri..”

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h14,32 – Gli attivisti di Bartleby: “Da questo momento, il 38 e’ occupato. Ci trasferiamo qui”. Il programma delle attivita’ del collettivo, si spiega dall’aula 3, verra’ quindi portato avanti all’interno della Facolta’ di Lettere e filosofia. Si apprende, intanto, che anche il Comune temeva di subire la contestazione del corteo: mentre i manifestanti sfilavano, infatti, a Palazzo D’Accursio era stato chiuso lo scalone che porta al primo piano.

h14,20 – Convocata un’assemblea pubblica nell’aula 3 del 38, occupata dal corteo per Bartleby: appuntamento alle ore 19.

h14,15 – Occupata l’aula 3 del 38.

h14,11– Dopo le manganellate in via Guerrazzi, il corteo è tornato a ritroso verso la zona universitaria per concludersi all’interno del 38.

h14 – I nostri corrispondenti riferiscono che, al momento del contatto in via Guerrazzi, gli agenti hanno tentato più volte di afferrare e trattenere i manifestanti delle prime file, per fortuna senza riuscirci.

h13,32 – Il corteo è stato fermato dalle forze dell’ordine all’incrocio tra via Guerrazzi e via San Petronio Vecchio: diverse cariche da parte degli agenti in tenuta antisommossa, i nostri corrispondendi riferiscono di alcuni manifestanti contusi.

h13,18 – Dopo lo sgombero di questa mattina e la convocazione di un presidio in via Zamboni, i manifestanti che hanno risposto all’appello di Bartleby poco fa sono entrati all’interno del 33 arrivando alla porta che conduce agli uffici del rettore Ivano Dionigi (che, come affermato ufficialmente la Questura, ha ordinato l’intervento delle forze dell’ordine).

“Oggi siamo noi a dichiarare guerra e la parola d’ordine e’ sgomberare il rettorato. Entriamo in rettorato, lo sgomberiamo e poi partiamo tutti insieme in corteo”. Questo l’annuncio fatto al megafono dagli attivisti prima di avvicinarsi all’ingresso, lasciato libero dalle forze dell’ordine presenti in zona dalla mattina. I manifestanti, arrivati alla porta sbarrata che li separava dagli uffici del rettore, l’hanno bersagliata con un lancio di uova.

Subito dopo è partito un corteo, con prima fermata al civico 25 dove c’è l’ufficio del prorettore Nicoletti: uova anche qui. “Vieni fuori”, gridano i manifestanti. Poi si imbocca via Petroni, al grido di: “Andiamo a riprenderci Bartleby”. In piazza centinaia di persone.

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