Acabnews Bologna

Uno sfratto eseguito, due rinviati

Asia-Usb: il primo è avvenuto “a sorpresa”. Rinviato invece un tentato sgombero in via Turati. Anche a Imola Sportello Antisfratto ottiene un rinvio. Nel 2017, in regione, 2.971 gli sfratti eseguiti. E a Bologna continua la caccia ai giacigli.

18 Gennaio 2019 - 18:40

“Stamattina la polizia si è presentata a sorpresa dalla famiglia di Adil, la quale aveva una procedura di sfratto aperta. L’ufficiale giudiziario, emettendo un rinvio senza comunicare la nuova data alla famiglia, ha potuto presentarsi oggi con digos e forza pubblica per eseguire lo sfratto”. Sono le parole di Asia-Usb, il sindacato degli inquilini già impegnato in questi giorni nel contrapporsi a diversi tentativi di sgombero, e che in mattinata aveva lanciato l’allarme: “Sfratto a sorpresa in via Orione. Una famiglia con due minori sta venendo sfrattata dalla propria casa, ora il fabbro sta cercando di sfondare la porta. I sindacalisti di Asia sono stati allontanati dalla polizia”.

Impossibile per gli attivisti impedire il primo sgombero poiché “nonostante l’intervento del sindacato Asia-Usb, la forza numerica della polizia ha decretato lo sfratto. Ora Adil, con la moglie e i figli sarà costretto a finire in una struttura emergenziale a Loiano in via non definitiva, e lontano dal lavoro e dalla scuola dei bambini. Successivamente le forze dell’ordine si sono presentate in via Turati, dove eravamo però già presenti a difendere lo sfratto di un’altra famiglia. Qui siamo riusciti a rinviarlo fino al 5 febbraio. Dopo gli ultimi anni di sgomberi delle numerose occupazioni abitative a Bologna, e l’attacco alla casa popolare, anche gli sfratti vengono ormai gestiti solo come semplice problema di ordine pubblico. Solo nell’ultima settimana abbiamo seguito 5 sfratti, e alle famiglie interessate gli assistenti sociali hanno proposto soltanto strutture private lontano dal Comune di Bologna (come Adil a Loiano), sprecando soldi pubblici invece di investirli nel patrimonio pubblico, lasciato ormai all’abbandono”. Oltre a questo – scrivono gli attivisti per il diritto alla casa – “vi è sempre di più la presenza della forza pubblica. Essa è utilizzata dagli ufficiali giudiziari per evitare ogni tipo di confronto e ricerca di soluzioni dignitose per le famiglie sotto sfratto, risolvendo di fatto tutto come mero ordine pubblico. L’amministrazione comunale prosegue nel suo silenzio, lasciando ad Acer il compito di gestire un patrimonio pubblico di case popolari che viene ogni giorno svenduto e lasciato nell’abbandono. Basta sfratti – basta finte soluzioni – casa popolare per tutti!”

I picchetti, intanto, continuano anche a Imola. Mercoledì uno si è protratto fino al tardo pomeriggio e alla fine “abbiamo ottenuto il rinvio di uno sfratto per il tempo necessario perchè la famiglia riesca ad ottenere un nuovo contratto di affitto per un alloggio già individuato”, riferisce lo Sportello Antisfratto, aggiungendo: “Osserviamo con forte preoccupazione la pratica ormai consolidata degli accessi dell’ufficiale giudiziario anche nel corso del pomeriggio, che in caso di sfratto lascerebbe famiglie con minori per strada con tempistiche inadeguate per rivolgersi ai servizi sociali”.

Secondo un dato circolato in Regione, nel frattempo, si apprende che nel 2017 in Emilia-Romagna sono stati emessi 4.589 provvedimenti di sfratto, 4.365 dei quali per morosità (quelli riguardanti Bologna sono 1.837, nelle altre province se ne sono contati 2.528). Le richieste di esecuzione presentate all’ufficiale giudiziario sono state 12.972, per 2.971 sfratti eseguiti.

Infine, a Zic.it è arrivata la segnalazione di un altro intervento finalizzato a gettare come spazzatura le coperte usate dai senzatetto. E’ successo ieri in via Albertoni: nel giro di pochi minuti, un lettore ha potuto vedere prima due auto della Municipale accostate al marciapiede, nei pressi di due panchine su cui si trovavano alcune coperte e materiali simili; poi il sopraggiungere di un camioncino della nettezza urbana, in cui sono stati gettati i panni.