Acabnews Bologna

Uno sciopero generale “contro il Jobs act e le politiche dettate dalla troika al governo Renzi” [comunicati]

Astensione dal lavoro di 24 ore, per tutti i settori, indetta dall’Usb per venerdì 24 ottobre’014. A Bologna manifestazione con partenza alle 9 da piazza XX Settembre, il sindacato inviata a scioperare anche i lavoratori Titan.

21 Ottobre 2014 - 12:38

Venerdì 24 ottobre: sciopero generale, manifestazione ore 9 piazza XX Settembre

usb2Venerdì 24 ottobre l’Unione Sindacale di Base ha proclamato lo sciopero generale nazionale di 24 ore in tutto il lavoro pubblico e privato. Lo sciopero è indetto contro il jobs act e le politiche  dettate dalla troika al governo Renzi sul lavoro e la pubblica amministrazione e contro il blocco dei contratti nel pubblico impiego; per l’occupazione e in difesa dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori. Lo sciopero coinvolgerà i lavoratori di tutti i settori pubblici e privati. In particolare a Bologna il trasporto  pubblico locale sciopererà dalle 8,30-16,30 e dalle 19 a fine giornata. Le scuole di ogni ordine e grado e gli asili nido sciopereranno per l’intera giornata  e non sarà garantita l’apertura mentre nella sanità pubblica e privata saranno garantiti solo i servizi essenziali. Nel settore della logistica si sciopererà in tutti i turni compreso quello serale.

Sciopereranno anche i lavoratori del trasporto ferroviario in particolare nella fascia dalle ore 9 alle ore 17 mentre i lavoratori del commercio e delle cooperative sociali come quelli dell’industria potranno scioperare per l’intera giornata per tutti i turni di lavoro.

In occasione dello sciopero si terrà una manifestazione che partirà alle ore 9 da Piazza XX Settembre.

Per spiegare compiutamente i motivi della protesta e le modalità della mobilitazione è convocata una conferenza stampa per mercoledì 22 alle ore 14 c/o la nuova sede USB di Via Finelli 3/f.

Usb

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Nel pomeriggio di giovedi 200 lavoratori metalmeccanici apprendono che il loro posto di lavoro non ci sarà più a partire dal prossimo anno. E’ quello che è successo, e sta succedendo, ai dipendenti della TITAN ITALIA S.p.A. di Crespellano. Si tratta di 200 lavoratori che da oltre tre anni lottano contro decisioni aziendali scellerate e scelte concertative dei sindacati confederali che oggi pagano gli stessi lavoratori. Titan Italia, capogruppo della Divisione Ruote Agricole di Titan Europe, è la Società leader in Europa per la progettazione, sviluppo, produzione e distribuzione di ruote e freni per macchine agricole, ha stabilimenti in tutto il mondo e due in Italia: uno a Crespellano (BO) e uno a Finale Emilia (MO).

Nel 2010, dopo il blocco della produzione e i picchetti davanti ai cancelli, i lavoratori della Titan di Crespellano ottengono , con il conflitto, una vittoria il ritiro di 99 esuberi, oltre ad una serie di rivendicazioni mirate a rendere meno pesante per i lavoratori il ricorso alla CIG, e un piano di investimenti in piani formativi.

Nel 2012 il terremoto del 29 maggio distrusse una parte dello stabilimento della Titan di Finale Emilia rendendo la fabbrica inagibile per cui una parte di quegli operai furono trasferiti nello stabilimento di Crespellano. Per l’occasione furono concordati turni di lavoro che portavano a lavorare gli operai anche il sabato pomeriggio, e tutto questo per salvaguardare il posto di lavoro sebbene queste dure decisioni hanno portato ad ampi dibattiti tra i lavoratori. Titan quindi si rimette in piedi da sola, o meglio, non ricorre immediatamente alla procedura Sfinge per ottenere i contributi pubblici ma fa leva sulle assicurazioni e sul sistema creditizio e contava di chiudere i cantieri per la fine del 2015.
Tutto questo però non è bastato! Non sono bastati i sacrifici fatti dai lavoratori di Finale Emilia né quelli fatti da quelli di Crespellano l’azienda chiude i battenti!

In assemblea i lavoratori Titan di Crespellano hanno deciso all’unanimità di proseguire in assemblea permanente con occupazione dell’azienda contro la chiusura dello stabilimento comunicata dalla multinazionale.

USB esprime tutta la solidarietà possibile ai lavoratori della Titan di Crespellano e alla loro lotta che dura ormai da 3 anni almeno, e invita tutti i 200 lavoratori allo sciopero generale del 24 ottobre a Bologna in piazza xx settembre alle ore 9:00 perché la lotta di ognuno è la lotta di tutti!

Usb

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Lavoratori del sociale, operatori, educatori in sciopero il 24 ottobre!

Basta precarietà, sfruttamento e tagli al welfare! 

Mercoledì 15 e venerdì 17 Ottobre si sono svolte due affollate assemblee degli operatori dei servizi sociali (in particolare Dormitori)  e dei servizi educativi scolastici, che hanno deciso di aderire allo SCIOPERO GENERALE Nazionale  indetto da USB del 24 OTTOBRE 2014 e di partecipare alla manifestazione regionale che partirà la mattina dello sciopero alle ore 9 da Piazza XX settembre di Bologna.

In entrambe le assemblee si è affrontata la grave situazione dei servizi sociali in questa città, dove le scelte dell’amministrazione sono sempre più di disinvestimento sul welfare attraverso bandi con meno risorse ( 450 mila euro in meno nel Bando Asp/Comune per i Servizi Sociali) e al massimo ribasso (il bando dei servizi scolastici è stato vinto dalla coop Quadrifoglio/Pianeta Azzurro con il 3 % in meno).

Questa politica produce ulteriore precarizzazione e licenziamenti di operatori, tagli ai servizi .

Solo a titolo d’esempio, sono previsti almeno 17 esuberi nel nuovo appalto dei dormitori  e in quello dello scolastico permangono situazioni di doppi contratti dove entrambi le cooperative vincenti in ATI (Quadrifoglio e Pianeta Azzurro) si sono spartiti gli educatori come se fossero al mercato degli schiavi  tenendo separati di fatto i due servizi comunali (pre post e mensa e assistenza all’handicap)  retribuiti a livelli diversi … Questa la tanto esaltata riunificazione dei servizi declamata dalla Ass. Pillati all’uscita del nuovo bando.

Usb Coop Sociali ritiene che questa politica cittadina  sia in perfetta linea con quella nazionale di Renzi/Poletti che attraverso la riforma del Lavoro ‘Job Act’ e la riforma del cosiddetto terzo settore o no profit ‘Civil Act’ con la solita retorica del solidarismo e della sussidiarietà ci si prepara ad un affondo sia dei diritti dei lavoratori, sia dei servizi di welfare pubblici.

PER CONTRASTARE QUESTE POLITICHE PER DIFENDERE IL WELFARE CITTADINO E IL PROPRIO LAVORO GLI OPERATORI DEL SETTORE SOCIALE  SCIOPERERANNO E SCENDERANNO IN PIAZZA ANCHE A BOLOGNA DIETRO ALLO STRISCIONE

‘NO AL WELFARE DI CARITA’ – CONTRO JOB ACT e CIVIL ACT – Operatori coop sociali in appalto

Usb – Coop Sociali