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Università: oggi blocco della didattica, lezioni all’aperto e occupazione del rettorato

Sempre più numerose le iniziative di protesta che in questi giorni attraversano le università e le piazze per bloccare il ddl Gelmini. Alle 17 appuntamento in piazza Verdi per occupare il rettorato.

24 Novembre 2010 - 12:53

Intensa giornata di mobilitazione anche oggi per gli studenti universitari sia dentro che fuori le facoltà. “Alle 17  in piazza Verdi per respingere la riforma: occupiamo il rettorato”. E’ l’appuntamento lanciato per oggi pomeriggio dagli studenti di Bartleby a cui si unirà il 38 occupato.

Questa mattina intanto nella facoltà di Lettere e Filosofia la didattica è bloccata. “Il ragionamento che ha portato a questa occupazione – spiega Niccolo’ a nome degli occupanti – era il blocco dell’Universita’ per dare un segnale forte ed attuare una forma di sensibilizzazione verso gli studenti”. E’ chiusa anche la biblioteca , un cartello sulla porta spiega: “Contro la ”riforma’ Gelmini i bibliotecari di Filosofia solidarizzano con gli studenti”. L’occupazione comunque durerà almeno fino a  domattina, quando gli occupanti si uniranno alla manifetazione “No Gelmini Day” lanciata dalle scuole occupate in Piazza Maggiore alle nove e mezza.

Per la mattinata sono previsti gruppi di lavoro e si cominciano ad allestire alcune mostre artistiche mentre altri studenti “cominceranno ad andare nelle altre Facolta’ per interrompere momentaneamente le lezioni”, spiega Niccolo’, e diffondere le motivazioni della protesta. Alle 16 e’ previsto un tavolo di discussione con docenti e ricercatori, alle 19 un’assemblea generale.

Fuori dalla facoltà invece  già da questa mattina studenti e ricercatori stanno organizzando lezioni all’aperto in Piazza Verdi che proseguiranno per tutto il giorno: da antropologia a storia contemporanea, da letteratura latina a semiotica. “Un’iniziativa urgente e di emergenza di fronte ad una situazione urgente e di emergenza- spiega il ricercatore Federico Condello- quello che sta avvenendo in Parlamento e’ un colpo di mano”, fatto “solo di misure punitive”. Si fa lezione in piazza, quindi, “per dare un segnale forte alla citta'” e per sottolineare che “Bologna senza universita’ non esiste”, continua Condello, visto che “anche l’ateneo bolognese, forse il piu’ solido d’Italia, in questo momento e’ in fortissima difficolta’ e l’anno prossimo potrebbe non garantire i servizi minimi”.

Con i ricercatori si vedono in piazza Verdi anche gli studenti di Bartleby, con i cartelli della campagna “O la borsa o la vita” ed i volantini che promuovono il momento clou della giornata, con l’annunciata occupazione del rettorato. Prima, pero’, ci sara’ spazio anche per un’azione comunicativa in zona mensa, intorno all’ora di pranzo.