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Un abbraccio collettivo per difendere i Prati di Caprara [foto]

Sono state 1.836 i/le cittadini/e che oggi hanno partecipato alla catena umana che ha circondato l’area verde per chiedere di tutelare il bosco spontaneo modificando il Piano operativo del Comune.

20 Ottobre 2018 - 20:10

Erano attese circa 2000 persone e dal comitato Rigenerazione no speculazione fanno sapere che è andata proprio così, per l’esattezza sono state 1.836 i/le cittadini/e che oggi hanno raggiunto i Prati di Caprara per chiedere la revisione del Poc (Piano Operativo Comunale) e quindi impedire la distruzione del bosco dei Prati di Caprara, un bosco spontaneo di 45 ettari nel cuore della città, nato dall’abbandono dell’area ex militare. Una catena umana, un abbraccio collettivo attorno all’area verde si è sviluppato contemporaneamente nelle due direzioni, a partire dal ponte sul torrente Ravone, verso la ciclabile di via del Chiù con le famiglie ed i bambini e verso l’ospedale con gli adulti, per raggiungere via Saffi fino a ricongiungersi. Tantissime le associazioni e le realtà cittadine che hanno aderito.

Ad oggi il destino del bosco urbano è segnato, il Comune ne ha deciso l’abbattimento per far spazio a vaste opere di urbanizzazione (spazi commerciali, palazzi e una scuola) proprio perché nel Poc l’area è classificata come zona edificabile. Il comitato ed i/le cittadini/e al contrario ne richiedono la conservazione e il riconoscimento di zona naturale a tutti gli effetti, in quanto polmone verde della città, fondamentale per l’abbattimento delle temperature e dei gas serra, e come rifugio di specie animali e vegetali, riconsiderando completamente il progetto e spostando l’attenzione verso il recupero di edifici abbandonati, quindi verso il consumo di suolo zero.

> Le foto dell’iniziativa:

AbbracciAMO il Bosco