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Un 2019 in movimento [foto]

Gli articoli, una galleria di 70 immagini, gli editoriali di Zeroincondotta e la classifica dei pezzi più letti per un resoconto (parziale) degli ultimi 12 mesi di mobilitazioni e notizie a Bologna.

31 Dicembre 2019 - 12:09

A gennaio un lettore segnala tramite Zic.it che la corona per i sinti uccisi dalla Uno Bianca è stata rimossa da via Gobetti e buttata via, Crash ottiene una soluzione ponte alle Caserme Rosse dopo il rifiuto della proprietà sulla proposta di custodia sociale dell’immobile occupato in via Don Fiammelli e il nostro giornale pubblica l’editoriale “Domanda semplice: che differenza c’è tra i cassonetti di Trieste e Bologna?” per commentare l’indignazione del Pd bolognese di fronte al comportamento del vicesindaco triestino della Lega che ha gettato le povere cose di un clochard nella spazzatura, mentre sotto le Due torri la task-force dell’assessore Aitini fa lo stesso a favore di telecamere. Zic propone lo speciale fotografico “Rigenerazione o speculazione?” e nel Giorno della memoria c’è chi gira per i boschi dell’Appennino bolognese indossando divise naziste. A febbraio in diverse scuole si sospende la didattica ordinaria per parlare dei migranti bloccati e annegati nel Mediterraneo, Zic diffonde un reportage fotografico sulla piena del Reno, il Comune ripristina le statue che omaggiano Umberto I spacciandolo per “grande sostenitore di libertà e ideali democratici” senza dire una parola sul fatto che promosse il colonialismo e premiò Bava Beccaris dopo le cannonate sui milanesi che reclamavano pane. Si manifesta in solidarietà all’Asilo sgomberato a Torino, in Sala Borsa spuntano vasi e piantine per non far sedere le persone nell’atrio e l’Ateno in più occasioni nega le aule per le iniziative dei collettivi. A marzo esce il documentario “Io sono femminista!”, in Cirenaica la “piazzetta degli Umarells” diventa “piazzetta delle Partigiane” e lo sciopero femminista dell’8 invade la città. In via Mascarella viene ricordato l’omicidio di Francesco Lorusso per mano dei Carabinieri, l’Xm24 perde con Rocco “un compagno di lotta e un compagno di vita” e con un’enorme manifestazione studentesca prende piede il movimento contro i cambiamenti climatici. Il “bosco che cammina” porta in piazza Maggiore la mobilitazione per i Prati di Caprara, Zic sottolinea con l’editoriale “Degrado in piazza Verdi!” il ritorno delle auto blu davanti al Teatro comunale e dà spazio alla ricerca fotografica “The Passenger” sull’autobus come specchio del migrare.

Ad aprile il Comune gli nega la residenza e Ayad si chiede: “Qui c’è Merola o Salvini?”, in Bolognina nasce il progetto Bancarotta, Smk Videofactory festeggia dieci anni di attività e i migranti tornano in piazza contro il razzismo e il ricatto del permesso di soggiorno. Viene dedicata a Egidio Monferdin la sala del CentroDoc “Lorusso-Giuliani” contenente i documenti sull’inchiesta 7 aprile e nell’anniversario della Liberazione va in scena una grande manifestazione con annessa distribuzione di “pane antifascista” dopo la vicenda dei panini calpestati a Torre Maura. Per il Primo maggio diverse iniziative compongono una giornata di lotte e socialità, poi nello stesso mese il Tribunale ordina al Comune di iscrivere i richiedenti asilo all’anagrafe, un servizio sulla commemorazione di Mussolini a Predappio porta alle dimissioni del caporedattore della Tgr Emilia-Romagna e Zic pubblica l’editoriale “Piccoli Salvini crescono, pure qua: trova le differenze”. Scatta la mobilitazione dei riders contro il cottimo assoluto in Glovo, una volontaria della Sea Watch regala alla bimba di una famiglia nigeriana la medaglia appena ricevuta dal Comune e per sostenere il popolo curdo viene lanciato il boicottaggio delle imprese bolognesi che fanno affari con la Turchia. I vigili multano un locale facendo riferimento alla presenza di “persone travestite tipo drag queen”, le/gli antifasciste/i si oppongono in strada a un comizio di Forza Nuova, i vertici di NaturaSì sono costretti a scusarsi dopo la denuncia pubblica di uno stage pagato 2,80 euro l’ora e la coop chiamata a gestire la programmazione estiva di piazza Verdi annuncia l’intenzione di vietare la possibilità di sedersi a terra. A giugno parte l’iter disciplinare nei confronti di una dipendente del Comune di Casalecchio accusata di aver urlato “Da che parte state?” ai poliziotti schierati durante il comizio di Forza Nuova di maggio, muore un fattorino investito da una volante della Polizia e si apre la mobilitazione di operatori e solidali per la chiusura dell’Hub di via Mattei: “No deportazioni, no licenziamenti!”. Con l’editoriale “Tutto in una notte” Zic commenta l’aggressione subita da un camiere ghanese per mano di alcuni militari dell’operazione “Strade sicure”, il B-Side Pride scende in piazza in occasione del Pride Bologna e migliaia di persone manifestano contro la minaccia di sgombero che pende sull’Xm24.

A luglio Zic pubblica l’editoriale “A giocare col nero perdi sempre” sulla manifestazione per l’Xm24 e i sonni agitati di Giunta e Pd, ci lascia Mariella con il suo “spirito libero” e viene assolto l’antifascista mandato a processo da Ilaria Giorgetti. L’Xm24 copre i murales di via Fioravanti dopo che la Soprintendenza ne aveva raccomandato la conservazione in vista dello sgombero e gli operatori sociali denunciano la “caccia alle streghe” scoppiata dopo il caso Bibbiano. Il 2 agosto, nell’anniversario della strage alla stazione del 1980, realtà autorganizzate e sindacati di base lasciano la piazza quando prende la parola il sindaco Merola. Pochi giorni dopo arriva lo sgombero di Xm24: tra i vari articoli Zic pubblica l’editoriale “Grazie per la ruspa: è giusto così” e la giornata di resistenza delle/i attiviste/i si conclude con l’ottenimento di un impegno da parte del Comune per individuare un nuovo spazio. Il Comune mette a bando l’immobile che dal 2004 è la casa dei progetti e delle iniziative di Vag61 che promette: “Qui siamo, qui restiamo”. Zic.it taglia il traguardo dei 10.000 articoli pubblicati sul secondo sito (che si aggiungono ai 4.000 di quello precedente) e in via Zamboni l’Università fa cancellare i murales per “Bologna meticcia” e per la rivoluzione del Rojava. A settembre vengono riassunti i sette precari licenziati dopo aver presentato una diffida nei confronti della Fiera, i diplomati magistrali portano le proprie rivendicazioni alla porta dell’Usr, le/gli antifascisti presidiano il Pratello per la presenza di gruppi “pro family” e “no gender” e Merola afferma che sono “solo un mito” i migliaia di alloggi vuoti presenti in città. Torna a farsi sentire la protesta femminista contro l’obiezione di coscienza e la mobilitazione ambientalista arriva fino in aeroporto.

A ottobre muore sul lavoro un ragazzo di 21 anni, i facchini bloccano la Fercam di fronte a 150 posti messi a rischio ed emerge la storia di Abdoul, che da una palestra popolare arriva sui ring internazionali. Va on line il nuovo sito di Zic.it, si moltiplicano le iniziative in sostegno del Rojava di fronte all’aggressione turca e prende il via “un’Odissea per lo spazio” per dare una nuova casa all’Xm24. L’archivio di Zero in condotta contribuisce alla realizzazione di un libro dedicato a Laye, migrante ucciso nel 2016 in un parco della periferia bolognese. Con l’editoriale “Sympathy for the Devil?” Zic interviene sull’oscuramento delle pagine social che veicolano contenuti contro l’invasione turca del Rojava, monta la rabbia dei riders contro i licenziamenti in Just Eat e parte una campagna pubblica per trasformare l’ex Centrale del latte di via Corticella in un “laboratorio di sperimentazione sociale”. A novembre tra i tifosi dell’Inter in trasferta al Dall’Ara c’è chi intona cori fascisti sul 2 agosto, in Cirenaica un giardino viene intitolato dal basso a Lorenzo Orsetti e nasce una grande mobilitazione contro l’evento di Salvini al PalaDozza, alla cui storia Zic dedica un approfondimento storico. Vengono assolte le lavoratrici che nel 2014 scioperarono contro Yoox/Mr.Job, scatta un blitz contro gli esponenti di Fdi che avevano messo alla gogna sui social gli stranieri assegnatari di alloggi Erp e dal percorso aperto dopo lo sgombero di Xm24 prende il via una nuova occupazione nell’ex caserma Sani. Un fattorino rimane coinvolto in un grave incidente lavorando sotto il diluvio, viene diffusa la lettera di una studentessa che denuncia le molestie subite all’Università e alla Dozza si registra il terzo suicidio dall’inizio dell’anno. In Ateneo viene occupato (e presto sgomberato) lo spazio “La Huelga” e la Procura chiede l’ergastolo per Gilberto Cavallini, l’ex Nar accusato di aver fornito supporto logistico agli esecutori della strage del 2 agosto. A dicembre si manifesta in bici contro il Passante di mezzo, in piazza Nettuno con l’azione “Un violador en tu camino” risuona il grido di lotta lanciato dalle femministe cilene e diverse iniziative sottolineano il cinquantesimo anniversario della strage di piazza Fontana. L’aggiornamento dei dati dimostra che peggiore il sovraffollamento delle carceri, all’Interporto un magazzino si ferma dopo l’insulto razzista rivolto a un lavoratore da un capoturno, la magistratura dispone il sequestro dell’ex caserma Sani e prende le mosse da qui l’approfondimento di Zic sugli “sgomberi legalitari” che aumentano la giustizia sociale tanto quanto le “bombe intelligenti” contribuiscono ad esportare la democrazia.

Per la nostra redazione si concludono così altri 365 giorni di informazione indipendente, autogestita e partigiana. Mentre un altro anno inizia, perchè c’è sempre un’altra storia da raccontare…

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> I dieci articoli di Zic.it più letti del 2019:

1) Una ruspa per sgomberare Xm24 (video+foto)
martedì 6 agosto 2019

2) Editoriale / Grazie per la ruspa: è giusto così
martedì 6 agosto 2019

3) Migranti in piazza: ”Abbiamo il diritto di vivere qui, se ne vada Salvini!” (audio+video)
domenica 7 aprile 2019

4) “Segnatevi la data: il 16 novembre si inaugura il nuovo Xm24”
venerdì 20 settembre 2019

5) Xm24 copre i murales: ”Non consegneremo un monumento svuotato da politica e lotta” (foto)
sabato 27 luglio 2019

6) L’Xm24 strappa accordo: “Nuovo spazio entro il 15 novembre” (audio)
martedì 6 Agosto 2019

7) Brescia / Viaggio nella terra dei veleni (foto)
domenica 10 novembre 2019

8) Vag61: ”Qui siamo, qui restiamo”
venerdì 9 agosto 2019

9) Editoriale / A giocare col nero perdi sempre
venerdì 5 luglio 2019

10) L’appello di Xm24 a musicisti, artisti, performer
mercoledì 19 giugno 2019

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> Il 2019 nelle foto di Zic.it:

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