Culture

Tra Daspo e fascismi, “nella Bologna che non fa eccezione”

“Unica è la strategia: alimentare la paura sociale”, scrive Vag61 presentando ‘Su la testa! Festival della letteratura antifascista’, in programma da stasera a domenica (con assemblea cittadina finale).

01 Dicembre 2017 - 09:27

“Nazionalismo, xenofobia, paura dei diversi non sono solo tratti identitari delle nuove destre. Sono anche elementi alla base degli indirizzi politico/sociali delle nuove legislazioni securitarie europee di cui il decreto Minniti/Orlando in Italia è la declinazione concreta. E Bologna non fa eccezione, se pensiamo alla recente applicazione da parte del Comune del Daspo urbano introdotto proprio da queste normative: anche nella nostra città si criminalizzano il povero e lo straniero, si agita lo spettro della sicurezza e del ‘decoro’, si erigono muri anche sotto i portici”. Lo scrive Vag61 nel comunicato che introduce e presenta “Su la testa! Festival della letteratura antifascista”, che il centro sociale di via Paolo Fabbri organizza da stasera a domenica proponendo “tre giorni di incontri, libri, musica, cibo, socialità, un’assemblea e un convegno. Con Adelmo Cervi, Leonardo Bianchi, Resistenze in Cirenaica, Wu Ming 1, Davide Conti, Valerio Renzi, Maddalena Cammelli, Guido Caldiron, Banda POPolare dell’Emilia rossa, Nodo sociale antifascista e altr*…”. Il testo del comunicato: “L’Europa dei vincoli finanziari e dei patti di stabilità, oltre ad essere schienata sui diktat dell’ideologia liberista, ha subìto senza battere ciglio i ricatti sul debito pubblico della Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario Internazionale. Queste scelte politiche dei governi europei, insieme alla crisi, hanno trascinato interi settori delle popolazioni del vecchio continente verso una disoccupazione di massa e una precarietà generalizzata. Sono state imposte direttive tendenti allo stato sociale minimo, in cui il salario indiretto dei precari e dei lavoratori, sotto forma di diritti esigibili, è stato brutalmente massacrato. I perni dello stato sociale (scuola, edilizia pubblica, assistenza, sanità e previdenza), sono stati demoliti a colpi di piccone. Il processo di unificazione europea, incentrato sull’unificazione bancaria, con la sua macchina di compressione sociale, ha prodotto un effetto di rigetto e di reazione nazionalistica che ha raggiunto livelli drammatici. Insieme all’Europa finanziaria si è consolidata anche un’Europa fortezza che prima ha alimentato le guerre commerciali e militari, poi ha risposto all’esodo procurato di milioni di persone che fuggivano dalla guerra e dalla fame con lager etnici, muri, fili spinati, respingimenti e annegamenti di massa nel mare Mediterraneo. Da un lato, dunque, si è prodotta un’apertura delle frontiere per i capitali, per le merci e per l’informazione, dall’altro c’è stata una rigorosa chiusura per gli esseri umani”.

Scrive ancora Vag61: “Marciando sulle peggiori pulsioni della popolazione, vengono agitati lo spauracchio dell’invasione degli stranieri e l’ossessione del pericolo musulmano, utilizzando retoriche populiste, fondate sull’antisemitismo, sulla discriminazione delle minoranze etniche, religiose e sessuali, sul fondamentalismo, sulla guerra alla società multiculturale, sul nazionalismo estremo. Politiche che hanno prodotto una generalizzazione degli stati di paura e di panico, la crescita dell’aggressività razzista, la difesa arrogante del privilegio e il riaffacciarsi sulla scena di raggruppamenti che si ispirano al fascismo e al nazismo. I/le migranti, i/le poveri/e, i/le diversi/e, chi lotta per una diversa qualità della vita e della libera scelta di disporre del proprio corpo, sono i ‘bersagli’. Oltre a queste ‘spiacevoli eredità’, si è aperta anche la diga ad un’ondata di destra che ha abbandonato i tratti marginali dell’estremismo dei gruppi neo-fascisti e neo-nazisti e ha prodotto una nuova generazione di partiti della destra radicale, capaci di condizionare, con numeri e percentuali elettorali, il potere politico in vari paesi, se non addirittura di essere determinanti o di finire a capo di coalizioni governative. Qualunque sia il travestimento di chi alimenta razzismo, antisemitismo e xenofobia, dalla ‘giacca e cravatta’ ai bomber di Forza Nuova, dai fazzoletti verdi dei leghisti alle tartarughe di CasaPound, dalle celebrazioni nostalgiche col saluto romano di Lealtà e Azione ai comitati contro il degrado o contro l’arrivo dei profughi, unica è la strategia: alimentare la paura sociale per fare passare un grande disegno di restaurazione fondato sul ritorno al predominio nazionale, sull’integralismo dell’assoluta libertà del mercato, sull’identità di razza e sul fondamentalismo religioso. Su questi tratti hanno costruito le loro fortune movimenti e partiti ultranazionalisti. Da questo punto di vista, nazionalismo, xenofobia, paura dei diversi non sono solo tratti identitari delle nuove destre. Sono anche elementi alla base degli indirizzi politico/sociali delle nuove legislazioni securitarie europee di cui il decreto Minniti/Orlando in Italia è la declinazione concreta. E Bologna non fa eccezione, se pensiamo alla recente applicazione da parte del Comune del Daspo urbano introdotto proprio da queste normative: anche nella nostra città si criminalizzano il povero e lo straniero, si agita lo spettro della sicurezza e del ‘decoro’, si erigono muri anche sotto i portici. Così come non fa eccezione il nostro quartiere, la Cirenaica, se c’è chi pensa di poterne attraversare le strade sfregiando la memoria della Resistenza com’è avvenuto con la lapide partigiana di via Bentivogli. Per tutte queste ragioni abbiamo deciso di organizzare ‘Su la testa! Festival della letteratura antifascista’, che dall’1 al 3 dicembre propone tre giorni di incontri, libri, musica, cibo, socialità, un’assemblea e un convegno. Tre giorni per parlare di passato e presente, di nazionalismi e populismi, di cultura e di iniziativa antifascista. Su la testa!”.

Il festival, dopo le iniziative in programma per oggi e domani, si concluderà domenica alle 10 con una “assemblea cittadina tra le realtà antifasciste bolognesi”.