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Tpo: “Costruiremo il municipio solidale Porto-Saragozza” [audio]

Dopo il rogo di libri ai cancelli del centro sociale, per cui arriva anche la solidarietà del Cua, attiviste e attivisti rilanciano: “Intimidazioni non ci fermano, allarghiamo rete di mutuo soccorso”. Iniziative di solidarietà: nascono le Brigate Corticella Bolognina, domani assemblea. Merola annuncia interventi coordinati di municipale e polizia contro assembramenti per contenere il Covid-19.

22 Maggio 2020 - 11:04

Attiviste e attivisti del Tpo si preparano a costruire il “municipio solidale Porto-Saragozza”, che avrà base nel centro sociale di via Casarini che dall’inizio dell’esperienza delle Brigate di Mutuo Soccorso “è diventato il magazzino dove settimanalmente arrivano donazioni e da dove partiamo per fare la distribuzione alle persone che sono inserite nella rete solidale” nata durante l’emergenza coronavirus. Lo hanno detto ieri attiviste e attivisti in una conferenza stampa convocata negli spazi del centro sociale a pochi giorni dal rogo di libri dati alle fiamme da ignoti davanti ai cancelli dello spazio. Libri che, spiegano, sono stati “ritrovati la mattina di martedì ancora fumanti”. Parlando dell’episodio gli attivisti dicono di essere rimasti “molto colpiti da quanto accaduto, perché una delle iniziative che abbiamo fatto è stata portare libri nelle case di bambine e bambini, ragazze e ragazzi che partecipano al doposcuola. L’abbiamo letto come un’intimidazione, ma questo non ci ferma. Oggi faremo un giro in quartiere, con tanti attivisti, per attivare la solidarietà, allargare la rete di mutuo soccorso”. L’obiettivo è infatti far sì che anche “negozianti, edicolanti, attività, associazioni siano luoghi in cui chiunque ha bisogno possa fare riferimento per entrare nella rete che stiamo costruendo”.

Le aree di intervento del “municipio solidale” saranno quindi “principalmente nella zona del quadrilatero Malvasia Casarini e Scalo, ma abbiamo famiglie anche nella zona Tanari e molte famiglie in zona Bolognina e anche in altre zone della città. Un’azione analoga si sta svolgendo a Làbas, quindi nella zona San Vitale. È inoltre in arrivo il materiale raccolto dal Centro Sociale della Pace del Pratello che ha aderito all’iniziativa. E’ un progetto che è nato due settimane fa ma che sta crescendo, come tante altre iniziative in città che si stanno muovendo in questo senso: siamo uno dei nodi che si stanno attivando sul mutualismo e mutuo soccorso in termini di lotta, rivendicazione di welfare e diritti per tutti”.

In un post pubblicato su Facebook nella serata di ieri il Tpo ha scritto scritto inoltre: “Oggi sono arrivati anche tanti libri. La risposta migliore al vile gesto di lunedì notte è arrivata da chi ha donato libri, manuali, dizionari, enciclopedie che andranno ad arricchire le attività del Doposcuola di comunità Làbas e Tpo. In particolare ringraziamo il CentroDoc ‘F. Lorusso e C. Giuliani’ per i bellissimi libri e ringraziamo chi ha lasciato davanti al cancello una borsa piena di giochi pensando che potessero piacere ai bambini e ai ragazzi del Tpo”.

Attiviste e attivisti in conferenza stampa hanno invitato infine a “continuare a seguire le iniziative e a donare nel crowdfunding su Produzioni dal Basso delle Brigate di Mutuo Soccorso, sia per sostenere le brigate, sia per sostenere le Staffette Alimentari Partigiane, iniziativa iniziata qualche giorno fa con i medici e infermieri del Laboratorio di Salute Popolare di Làbas, che vanno in giro a staffetta a dare supporto ai senza fissa dimora e alle persone della rete di mutuo soccorso”. Nello specifico “le donazioni serviranno per acquistare un ecografo e un elettrocardiogramma”. Proprio pochi giorni fa il Laboratorio Salute Popolare spiegava così l’iniziativa: “Alcun* nostr* volontar* affiancheranno le Staffette Alimentari Partigiane di YaBasta Bologna, Làbas e Tpo, per fornire assistenza medica alle persone senza fissa dimora, e dare loro informazioni sui comportamenti di prevenzione del contagio e sull’uso dei Dpi, oltre che offrire un eventuale accompagnamento ai servizi sanitari”.

> L’audio della conferenza stampa (l’articolo prosegue sotto):

Parlando ancora del rogo di libri davanti al Tpo, fra le solidarietà delle realtà autogestite si registra anche quella del Collettivo Universitario Autonomo: “Esprimiamo la nostra solidarietà ai compagni e alle compagne del Tpo, che questa mattina (nei giorni scorsi, ndr) hanno trovato dinanzi al cancello dello spazio una spiacevole sorpresa, messa in atto da chissà chi, che ha ben pensato di dar fuoco a dei libri in segno di disprezzo verso le pratiche di mutualismo portate avanti in queste settimane di difficoltà da compagni e compagne solidali. La solidarietà è un’arma e fa paura, per questo le intimidazioni non suscitano timore, ma rabbia!”.

E una nuova iniziativa di solidarietà e mutuo aiuto sta nascendo in città sotto il nome di Brigate Corticella Bolognina, che invita gli abitanti del quartiere sorto a nord della Stazione Centrale a partecipare a un’assemblea pubblica nel fine settimana: “Nei quartieri di tutta Europa ci si inizia a rimboccare le maniche per fare in modo che nessuno venga lasciato indietro. Giovani e meno giovani, lavoratori e lavoratrici, commercianti, associazioni, si uniscono nelle brigate di solidarietà per far fronte all’emergenza e per costruire una nuova città post Covid consegnando cibo agli anziani e alle persone in difficoltà, evitando il fallimento dei quartieri e sostenendoli in altre mille forme, reclamando un salario minimo garantito e un reddito di cittadinanza universale come prima forma di solidarietà. Facciamo quindi appello a tutto il quartiere per costruire anche in Bolognina e Corticella le Brigate di solidarietà. Se anche tu hai voglia di rimboccarti le maniche e dare il tuo contributo partecipa all’assemblea delle Brigate di Corticella e Bolognina”. L’appuntamento è per sabato 23 maggio alle ore 16, i partecipanti sono invitati a portare la mascherina, “per autotutela collettiva!”.

Intanto, mentre i dati su contagi e decessi causati dal Covid-19 rallentano e ripartono le attività di ristorazione e somministrazione di bevande, non si placano i timori di una ripresa del contagio da parte del sindaco Merola. Timori che però trovano conforto nell’auspicare e organizzare un più massiccio intervento delle forze di polizia sulle strade cittadine, al fine di evitare assembramenti davanti a bar, locali e luoghi della “movida”. Per questo ieri il sindaco ha dichiarato di aver parlato con il questore e di avere con lui “convenuto un ancora maggiore impegno e una ancora più stretta collaborazione tra le forze dell’ordine e la polizia locale per esercitare i controlli, disperdere gli assembramenti e applicare le sanzioni”. Parlando di sanzioni, sono decine quelle inflitte nella giornata di martedì dai Carabinieri in città, in particolare nei confronti di persone che avrebbero formato assembramenti nelle principali piazze cittadine.