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Tper, Hera, Fiera: è un dicembre di scioperi

Brutta notizie intanto per i dipendenti Trenkwalder: mercoledì scorso è stata dichiarata fallita dal Tribunale, nessuna garanzia occupazionale per i lavoratori.

11 Dicembre 2016 - 17:58

Protesta sede Hera (repertorio Zic)A dispetto del clima invernale, sono giornate calde su diversi fronti delle lotte sul lavoro. Lunedì scioperano gli operatori dell’igiene ambientale, contro un rinnovo contrattuale firmato dai sindacati confederali e che “prevede l’aumento dell’orario di lavoro a parità di salario, sottrae parte delle risorse economiche dalle buste paga per regalarle agli enti bilaterali, introduce un nuovo livello d’ingresso sottopagato, che lascia aperta la strada per rimodificare, in peggio, trattamenti di malattia e diritto di sciopero”, scrive l’Sgb. Oltre al ritiro di tale contratto, c’è la rivendicazione di “aumenti salariali reali svincolati dal pizzo degli enti bilaterali, salvaguardia delle garanzie occupazionali e dei diritti di sciopero e malattia, un contratto unico per tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore”. L’astensione è indetta anche da Cub e Cobas lavoro privato.

Martedì, invece, oltre a quattro ore di sciopero degli autisti Tper convocate dai sindacati confederali, si asterranno per tutta la giornata i lavoratori della sosta, gli impiegati degli uffici contrassegni e del car sharing. La protesta scaturisce dalla “preoccupazione per l’imminente scadenza dell’affidamento a Tper – spiega sempre Sgb – delle attività del piano sosta e dei servizi complementari alla mobilità del Comune, e per l’assordante silenzio delle Istituzioni, indisponibili a discutere con le organizzazioni sindacali sul progetto dell’amministrazione e sulle garanzie che offre ai lavoratori”. L’assessore alla Mobilità Irene Priolo ha annunciato “novità per il nuovo affidamento: cosa che non ci tranquillizza, perché tutte le novità a cui abbiamo assistito finora hanno portato peggioramenti della qualità del lavoro, e un aumento di rischi”. Ha proclamato lo sciopero anche Usb: “È necessario informare e coinvolgere tutti i sindacati per garantire, oltre al mantenimento del posto di lavoro e dei trattamenti contrattuali, anche una gestione del servizio efficiente e funzionante”, spiega il sindacato, stigmatizzando Priolo che “ha ignorato finora tutte le richieste di incontro ripetutamente avanzate da tutte le organizzazioni sindacali”. Venga piuttosto “ripristinato un corretto dialogo fra il Comune e i lavoratori”.

C’è poi la situazione della Fiera, dove rientrato l’allarme per i 123 esuberi sono molte le questioni aperte, dalla riforma dello statuto (nodo del contendere la permanenza o meno della golden share pubblica), al nuovo piano industriale che potrebbe contemplare esodi volontari incentivati, passando per la trattativa sull’orario dei dipendenti part-time, fino al protocollo di riqualificazione del distretto firmato venerdì scorso da Comune, Città metropolitana, Regione  e ente fieristico, a cui dovrò seguire entro due mesi un piano preliminare delineanto da BolognaFiere stessa. Oltre a Usb, anche Sgb proclama una giornata di sciopero per il 22 dicembre, quando si terrà un’assemblea straordinaria dei soci. Scrive il Sindacato generale di base: “Ribadiamo il nostro dissenso al colpo di mano dei privati che pretendono di barattare la necessaria ricapitalizzazione della società con il suo completo svincolo da quelle dinamiche di controllo del pubblico che hanno permesso, in questi anni, di preservare la fiera da quelle logiche meramente privatistiche che in primis comportano una supremazia del profitto su qualsiasi principio di benessere sociale”. Dunque, “no al ricatto dei soci privati che stanno mettendo a rischio il rilancio di un bene che, per le sue caratteristiche di promozione e di ricaduta sul tessuto e sull’economia dell’intera città, deve rimanere sotto il controllo dei soci pubblici”. Sui dipendenti part-time, all’orizzonte “un ulteriore stato di agitazione e un presidio sotto l’Ascom in occasione del prossimo tavolo negoziale tra organizzazioni sindacali e vertici aziendali, qualora non si trovi un accordo sulla programmazione per il prossimo anno delle ore”. Per Sgb, “l’ennesimo tentativo di dimostrare una presunta riduzione del lavoro e una conseguente ricaduta sul personale che da mesi combatte per il diritto ad un lavoro stabile e dignitoso”.

Brutte notizie, infine, per i lavoratori dell’agenzia interinale Trenkwalder, in crisi da mesi: ne è stato decretato il fallimento mercoledì scorso in Tribunale a Modena. I lavoratori si riuniranno in assemblea nei prossimi giorni, ma al momento non possono contare su nessuna garanzia per il loro futuro occupazionale.