Culture

Torna BilBoBul, Festival Internazionale di Fumetto

Dal 2 al 6 marzo lo scioglilingua più pronunciato dagli amanti del fumetto torna con la sua anima innovativa ed eclettica per mettere in relazione il fumetto e gli altri linguaggi della cultura contemporanea.

28 Febbraio 2011 - 10:06

bilbolbul2011Dal 2 al 6 marzo 2011 torna in città BilBolbul – il Festival Internazionale del Fumetto, a cura di Hamelin Associazione Culturale.

Lo scioglilingua più pronunciato dagli amanti del fumetto si presenta alla città dal 2 al 6 marzo 2011 con un’anima sempre innovativa ed eclettica: mostre, incontri, proiezioni, performance e laboratori, per mettere in relazione il fumetto e gli altri linguaggi della cultura contemporanea.

Accanto alle mostre ospitate nei luoghi più tradizionali, BilBolbul trova casa anche in spazi OFF, inusuali, dove il fumetto sposa la sua natura di oggetto culturale ibrido – al contempo “alto” e “basso”- con le logiche e i luoghi della produzione culturale alternativa.

Un’incrocio che apre al dialogo con le molteplici nature che attraversano Bologna: gallerie e musei accanto a cinema e centri sociali, luoghi istituzionali assieme a trattorie, ristoranti, biblioteche, librerie. Un cannibalismo e una capacità di cambiare senso che sono certamente il segno distintivo del fumetto.

Bilbolbul, Festival Internazionale del Fumetto, giunge quest’anno alla sua V edizione e costruisce la sua identità su tre linee guida: centralità degli autori, contaminazione e approccio divulgativo. Il festival si interroga quest’anno sul rapporto tra fumetto e letteratura e dedica largo spazio anche al rapporto tra fumetto e bambini, con mostre, laboratori, proiezioni e piazza Nettuno trasformata per un giorno in un grande teatro dalla finlandese Tove Jansson, una delle autrici per ragazzi più amate del nord Europa.

Non delude gli appassionati, portando a Bologna i più formidabili ed affermati geni della nona arte, accanto ai talenti emergenti.

Tra i più attesi José Muñoz, maestro del fumetto argentino, che mostra in “Come la vita” lo spirito raccontato nelle sue tavole fatte di storie amare, devastanti umanità vissute, dove la vita quotidiana diviene sofferenza e può risvegliare ambizioni ma anche crudeltà e violenza.

Vanna Vinci, una delle voci più personali nel panorama del fumetto italiano è in mostra, invece, con “Sulla soglia” un’esplorazione dei temi e delle atmosfere ricorrenti che l’autrice  riprende in un gioco sempre più complesso di variazioni e deviazioni.

Moltissimi gli autori presenti: Ben Katchor, Vittorio Giardino, Grazia Nidasio, Paper Resistance, Bastien Vivés, Tove Jansson, Canicola Bambini, Otto Gabos, Alice Socal, Igort, Florent Ruppert & Jerome Mulot, Brecht Evens, Mariana Chiesa Mateos, Papier Gaché, Teiera, Alessandro Baronciani, Luca Schenardi e molti molti altri.

Grande attenzione anche ai giovani artisti e a tematiche come la migrazione, con la mostra Migrations-A story for history a fumetti, i fumetti e le fotografie di Alessandro Tota e Caterina Sansone, e l’incontro con Sara Colaone, ritratti di chi ha vissuto l’emigrazione.

Apre la serie di  incontri e dibattiti intorno al fumetto la tavola rotonda prevista il 2 marzo, ore 16.30 a Bartleby, dal titolo “Il fumetto tra passione e lavoro”. Ragionare sulle condizioni entro le quali il lavoro artistico del fare fumetto si concretizza, tra costruzione di mondi immaginari e interventi concreti su ciò che lo circonda, tra produzione volta al mercato e forme dell’autoproduzione. Comprendere che ruolo giocano le passioni all’interno del lavoro del fumettista e quanto il rapporto con il mercato affondi i suoi profitti nello sfruttamento degli artisti, nel desiderio di produrre arte e attraverso essa aprirsi al mondo. Capire come invece – e a quale prezzo! – questo rapporto riesce a liberarsi nelle autoproduzioni, cosa si intende per autoproduzioni e come liberare le proprie passioni attraverso una produzione per la quale si chiede una retribuzione equa e dignitosa. Sono questi alcuni degli interrogativi attorno a cui si troveranno a dialogare artisti, figure emergenti dell’autoproduzione, editori, lettori e tutti coloro che guardano con interesse al mondo del lavoro artistico e culturale oggi. Ed è significativo che ciò accada negli spazi che portano il nome dello scrivano che della sovversione del segno ha fatto la sua lotta vincente.

Per il calendario completo degli eventi e gli artisti presenti vai al sito di BilBolBul