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Torino / Pm chiedono otto mesi di pena per Erri De Luca

Lo scrittore, accusato di istigazione a delinquere per un’intervista a favore della lotta No Tav: “Questa sentenza sarà un messaggio sulla libertà di espressione”. Udienza aggiornata al 19 ottobre.

21 Settembre 2015 - 19:36

(dal sito di Radio Onda d’Urto)

Erri De Luca (repertorio Zic - © Michele Lapini)E’ entrato nella fase finale del dibattimento il processo che vede imputato lo scrittore Erri De Luca per istigazione a delinquere: al termine della requisitoria i pm, da sempre in trincea contro il movimento No Tav, hanno chiesto una condanna a 8 mesi per lo scrittore napoletano, in merito alle frasi pronunciate durante un’intervista, a sostegno della resistenza attiva contro l’Alta Velocità in Val di Susa. In aula, oltre a De Luca, anche numerosi attivisti No Tav e solidali.

Il processo è stato aggiornato al prossimo 19 ottobre. Assolvere Erri De Luca “perché quanto gli viene contestato è un reato impossibile”. Lo hanno chiesto gli avvocati Gianluca Vitale e Alessandra Ballerini, difensori dello scrittore. “Alla procura – ha detto Vitale nella sua arringa durata oltre due ore – non interessa perseguire tutti i reati, ma De Luca. La sua è normale libertà di manifestazione del pensiero. Dire che la linea Tav va sabotata rientra, come spiega il mio cliente nel libro ‘La parola contraria’, nel diritto di malaugurio. E quando si parla di sabotaggio significa metterlo in atto con qualunque metodo, non necessariamente con un metodo violento”.

“Non sono un martire né sono una vittima, sono un testimone della volontà di censura della parola- le dichiarazioni dello stesso Erri DeLuca all’uscita dall’aula- Questa sentenza sarà un messaggio sulla libertà di espressione”.