Un altro tentativo di vendere gli stabilimenti della fabbrica occupata a Salonicco è stato sventato. Un vitale esperimento di solidarietà e autogestione va avanti.
03 Gennaio 2016 - 17:43
Un altro tentativo di vendere gli stabilimenti della fabbrica occupata a Salonicco è stato sventato. Un vitale esperimento di solidarietà e autogestione va avanti.
Nell'indifferenza del governo di Syriza dopo le promesse elettorali, gli operai denunciano le complicità tra potere giudiziario e padroni corrotti e lanciano la mobilitazione per il prossimo 26 novembre.
L'appello internazionale di solidarietàalla fabbrica recuperata di Salonicco, in occupazione da due anni: "Non permetteremo che nessuno distrugga ciò che abbiamo costruito con tanto sforzo".