Nonostante la pandemia "viviamo anche in dieci per stanza", racconta un ospite. Ma finora, accusa il Coordinamento Migranti, "Prefettura, Regione e Comune sono stati completamente sordi alle nostre denunce". Intanto, servono sei mesi per l'appuntamento per il rinnovo del permesso di soggiorno, segnala l'Asgi. E per i nigeriani c'è il blocco dei passaporti: sabato manifestazione.
In piazza anche i migranti del Mattei: “Sanatoria immediata!”
Presidio in piazza Nettuno promosso da Coordinamento Migranti e Black Lives Matter: "Nella democratica Bologna, dove i rinnovi dei permessi di soggiorno sono bloccati in questura nell'indifferenza generale e i ricorsi dei richiedenti asilo sono in attesa da anni".
“Ufficio immigrazione al collasso: no al blocco dei permessi!”
Presidio dei Si Cobas in via Bovi Campeggi: "La situazione è diventata insostenibile e i padroni ne approfittano con salari e condizioni di lavoro sempre più al ribasso, che creano sacche di irregolarità enormi".
Richiedente asilo e invalido, ma niente cure gratuite dal Ssn
La vicenda resa pubblica dal Laboratorio Salute Popolare. Intanto, "che fine hanno fatto le migliaia di ricorsi per la richiesta di asilo bloccati nel Tribunale?". A chiederlo è il Coordinamento Migranti, che pubblica inoltre il resoconto dell'assemblea del 3 ottobre "rivolta a tutte le donne che lottano contro violenza maschile, razzismo, sfruttamento e povertà".
E sui permessi di soggiorno “la Questura è ancora in lockdown”
Per le pratiche si registrano "attese infinite", denuncia il Coordinamento Migranti. Un esempio? "Per una domanda di rinnovo per lavoro tramite Poste italiane, l’appuntamento soltanto per le impronte digitali viene concesso dopo quattro mesi. È evidente che i tempi per la consegna si allungheranno oltre l’anno, quando la legge prevede un massimo di 90 giorni".
L’appello: “Rinnovare i permessi di soggiorno bloccati nelle Questure”
Migranti costretti a una "quarantena infinita", scrivono i firmatari: "Con in mano la richiesta di rinnovo, imprese, famiglie, agenzie e cooperative non ci fanno lavorare o preferiscono farci lavorare in nero, è praticamente impossibile trovare casa o stipulare un regolare contratto d'affitto, abbiamo difficoltà a ottenere o rinnovare la tessera sanitaria e sostenere esami all’università".
Migranti di nuovo in piazza: “Pretendiamo di scegliere il nostro futuro!”
Presidio in piazza Nettuno, dopo la manifestazione di fine maggio, per la seconda giornata transnazionale di lotta delle e dei migranti: "Per rivendicare un permesso di soggiorno europeo senza condizioni, per dire di no al razzismo, per dire basta a chi crede di poterci togliere il diritto di respirare".
Migranti in piazza: “Contro chi non ci vuole fare respirare!” [video]
Presidio in piazza Nettuno, promosso da Coordinamento Migranti e altre realtà. E se il Tribunale di Milano ha commissariato Uber con l'accusa di caporalato, questo "è un sistema che conoscono bene anche i/le migranti di Bologna e altre città, che lavorano non solo nel delivery ma nei magazzini dell’Interporto, nelle fabbriche e nelle campagne".
Le lavoratrici migranti pronte a scendere in piazza: “No allo sfruttamento razzista!”
Coordinamento migranti: "È l’organizzazione stessa del lavoro ad essere esplicitamente razzista, infatti le grandi aziende e le srl in appalto dividono le lavoratrici a seconda dei paesi di provenienza distinguendo su questa base mansioni e gerarchie". Ecco perchè anche queste donne parteciperanno al corteo di sabato: numerose le adesioni.
Insulto razzista dal capoturno: il magazzino si ferma
E' successo all'Interporto e dopo la protesta il responsabile è stato sospeso per dieci giorni, racconta il Coordinamento Migranti. Che, intanto, segnala che si fanno "sempre più lunghi” i tempi di attesa per i permessi di soggiorno e promuove (insieme a numerose associazioni e comunità) un'assemblea per domenica al centro Zonarelli.
“Il ricatto del permesso di soggiorno espone le donne migranti alla violenza”
Lo denuncia il Coordinamento migranti: i e le minori "anche se sono nati qui, non hanno la cittadinanza e una denuncia può mettere a rischio i documenti della madre e quindi il suo diritto a restare coi figli".
::: Notizie brevi :::
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