Ieri sera bloccati a lungo i viali in entrambe le direzioni, poi la manifestazione si è conclusa in piazza Maggiore dove è stato acceso un falò: "Non fate un minuto di silenzio, bruciate tutto", aveva esortato la sorella della 22enne vittima di femminicidio.
E quasi tre volte su quattro è il partner o l'ex, secondo i dati dei centri antiviolenza raccolti dalla Città metropolitana. L'89% degli episodi non viene denunciato alle forze di polizia.
Presidio e corteo contro la riforma del diritto di famiglia firmata dal senatore leghista, ma anche in opposizione al decreto sicurezza di Salvini. Non una di meno rilancia: "Il 24 novembre tutte a Roma".
Le Mujeres Libres contro la sentenza di un tribunale spagnolo che ha condannato gli autori di uno stupro di gruppo per abuso sessuale e non per violenza: "Non è un caso isolato, è il patriarcato".
Le Mujeres Libres intervengono contro uno sticker promozionale di un tatuatore: pubblicità così "contribuisce attivamente a creare un immaginario in cui le donne sono sottomesse".
Il collettivo Mujeres Libres interviene alla vigilia del corteo del 25 aprile: "Così come ci battiamo contro il cattolicesimo fondamentalista e altre forme di patriarcato, non possiamo chiudere gli occhi di fronte ai fascisti".
