"Il referente della proprietà si è fatto carico di iniziare un protocollo di intesa con con UniBo ed Er.Go per destinare parte dell'immobile all'emergenza abitativa", riferiscono Cua e Split annunciando che l'occupazione si sposta da oggi al 38. Casa Vacante solidarizza e avverte sull'operazione di via don Minzoni: "Il più grande immobile Asp agli squali".
Continua l’occupazione di Beyoo: “Qui siamo e qui abitiamo!”
Cua: il nuovo studentato di via Serlio "diventa un posto conquistato dalla comunità precaria di questa città, di questa università". Intanto, l'Asp farà realizzare a privati uno studentato in un enorme immobile di sua proprietà in via don Minzoni, riservando solo un 30% di posti ad accesso agevolato: "Specchietto per allodole", per l'Adl Cobas.
“Un’idea di città diversa”, in Capo di Lucca una settimana di occupazione
LUnA: "Dando una casa a chi non la trova, o non se la può permettere, proviamo a trasformare lo smarrimento di chi si trova in questa condizione in voglia di unirsi e lavorare con azioni concrete per provare a frenare processi di turistificazione che appaiono irrefrenabili". Oggi prima iniziativa pubblica per parlare di salute mentale.
Scope, coperte, materassi: come supportare l’occupazione di Casa vacante
Mentre il sindaco Lepore chiede alle/gli occupanti di uscire, l'autogestione dell'immobile prosegue e LUnA elenca una serie di materiali utili che si possono portare in via Capo di Lucca 22. Lo Sportello per il diritto all'abitare di Adl Cobas: "L'occupazione un gesto non ideologico e fine a sè stesso, ma ben piantato nella realtà".
Occupazione abitativa in via Capo di Lucca
Nasce "Casa vacante" in un edificio dell'Asp "da troppi anni lasciato alla polvere", racconta LUnA, per "dire chiaramente che abbiamo il diritto di restare a Bologna e che per farlo, nella situazione attuale, occorre inventarsi forme nuove dello stare insieme e dell’abitare che sappiano essere di slancio per la costruzione di spazi fisici e politici".
Da Azzo Gardino in avanti: “Ci vediamo nel prossimo spazio”
All'interno della Palazzina Magnani "tre giornate molto partecipate, ricche di spunti che contribuiranno sicuramente a portare avanti la nostra lotta", recita il comunicato diffuso a conclusione dell'occupazione: "Rivendichiamo il vandalismo di un’arte fuori dai musei, il terrorismo di concerti gratuiti, la politica fatta con le parole di ogni giorno al posto del vostro lessico freddo".
Via Zago, di nuovo in strada: “Le idee non si disinfestano!”
In serata, dopo un'assemblea in piazza dell'Unità, nuovo corteo fino a piazza Maggiore e poi piazza Verdi. Le parole di Lepore: intervento "calendarizzato da Questura e Prefettura, a seguito della denuncia della proprietà. Io spero che le cose si risolvano nel modo migliore possibile", ma "mi auguro che l'epoca delle occupazioni finisca".
Via Zago sotto sgombero: “Accorrete in supporto dei compagni”
Alcune/i occupanti sul tetto dello stabile, le/gli attiviste invitano le/i solidali a raggiungere il presidio che si è formato sul ponte di via Stalingrado.
Partono i lavori all’ex Beretta: dopo “solo” 2.301 giorni di abbandono
L'immobile pubblico fu occupato e sgomberato nel 2012, poi nel 2014 ci fu una nuova occupazione conclusasi nel 2016 dopo il distacco di elettricità e riscaldamento. Ora finalmente il Comune annuncia l'avvio dei cantieri per la realizzazione di alloggi a canone calmierato: dopo ben sei anni di polvere.
In via Zago sala studio e cineforum: “Partecipa all’autogestione!”
Prosegue l'occupazione dell'ex centro Cesare Ragazzi, riaperto il 21 aprile dopo anni di abbandono. Nuove iniziative pubbliche in programma nei prossimi giorni.
Lepore: “Occupazione via Zago? Al Comitato per l’ordine pubblico”
"Non ho niente da dire rispetto alle loro dichiarazioni", afferma il sindaco riferendosi alle/gli attiviste/i che ieri hanno riaperto l'ex centro Cesare Ragazzi abbandonato da anni: "Non ci muoveremo come per il nostro patrimonio, aspetteremo le decisioni che assumerà la proprietà".
Dall’occupazione di via Zago: “Sta al Comune cambiare passo”
Si teme uno sgombero "perchè è l’unica risposta che l'amministrazione finora ha saputo dare", dicono le/gli attiviste/i, ma "ribadiamo la necessità di una socialità diversa da quella mercificata che vuole la Giunta per la sua città vetrina. E rivendichiamo la necessità di spazi per un'agibilità politica". Stasera assemblea pubblica, intanto chiamata per "socialità e pulizie".