Il garante regionale dei detenuti: il 2024 "rischia di essere l'anno più disastroso" in Emilia-Romagna, paragonabile al 2005, l'anno prima che il governo decidesse un atto di clemenza per ridurre il sovraffollamento.
Dozza senza tregua: ancora un tentato suicidio
Ieri una detenuta avrebbe cercato di togliersi la vita impiccandosi. Intanto è già salito a quota 65 il bilancio dei suicidi nelle carceri italiane dall'inizio dell'anno.
In Italia “le carceri scoppiano”: a Bologna e Rimini anche di più
Nei due istituti emiliano-romagnoli il sovraffollamento è al 168% e al 134% contro il 130% nazionale, segnala Antigone: nel dossier di metà anno curato dall'associazione anche le condizioni "decisamente critiche" delle strutture e un focus sulla "terribile estate" delle/i detenute/i, tra disperazione e suicidi.
Suicidio alla Dozza, il quinto in regione dall’inizio dell’anno
Un uomo di 47 anni è stato trovato impiccato nella sua cella. Si tratta del 58esimo caso del 2024 a livello nazionale. Nelle carceri della regione, intanto, ci sono 3.725 persone recluse contro i 2.979 posti regolamentari.
In Emilia-Romagna quasi 300 detenute/i a rischio suicidio
Il 9,8% a Ferrara, il 14% a Bologna, il 46% a Ravenna. "I numeri dei suicidi in carcere sono aumentati significativamente", segnala Antigone, che stasera a Vag61 presenta il XX Rapporto sulle condizioni di detenzione in Italia, significativamente intitolato "Nodo alla gola". Intanto alla Dozza mai così tante/i giovani e numeri inediti anche al minorile.
In Emilia-Romagna ogni giorno almeno una persona detenuta chiede al Garante di intervenire
Alla radice di molti problemi c'è sempre il sovraffollamento: nel 2023 in media 3466 detenuti a fronte di 2981 posti. In peggioramento anche alla Dozza: 859 su 498. In molti casi non vengono attivati i benefici per i reclusi a fine pena. Antigone denuncia "numeri non buoni" su lavoro in carcere e formazione.
Non c’è più tempo: di galera si muore
Le carceri ormai non sono solo luoghi di privazione della libertà personale, al loro interno anche diritti inviolabili come la salute e la dignità devono essere abrogati in nome della “certezza della pena”.
Due detenute morte e una terza che ha tentato il suicidio: che succede alla Dozza?
I tre episodi si sono verificati nel giro di pochi giorni. L'Ausl, intanto, definisce "alquanto critica" la situazione delle detenute nell'Articolazione tutela salute mentale del carcere, mentre l'Ordine degli avvocati parla di "condizioni non degne di un Paese civile".
Carcere minorile: ancora casi di autolesionismo, continuano a mancare educatori e mediatori
Ci sono 39 detenuti su una capienza massima di 40, la metà sono maggiorenni. Ma fuori non ci sono alternativa: per il trasferimento in comunità le uniche destinazioni sono al sud Italia.
Nel 2022 ci sono stati 114 tentativi di suicidio nelle carceri emiliano-romagnole, finora
E 762 casi registrati come "autolesionismo". I penitenziari restano inoltre sovraffollati: alla Dozza 254 detenuti oltre il limite, all'Istituto penale minorile del Pratello sono reclusi in 49, rispetto alla capienza di 40.
Tentato suicidio alla Dozza, la rabbia delle/i detenute/i: “Fino a dove volete spingerci?”
Il motivo del gesto compiuto da un recluso "è il dolore che da mesi stava subendo per via di una malattia alle ossa", spiega una lettera spedita dalla Sezione penale a Tribunale di sorveglianza, Garante e sindaco: "Vi scandalizzate della situazione delle carceri turche e iraniane, ma di quelle italiane quando vi fregherà qualcosa?".
Il carcere: quella “casa di vetro” scambiata per un acquario
Suicidi tra le/i detenute/i, sovraffollamento, carenza di medici, tempi biblici per l'accesso alle misure alternative: la nostra sarebbe "la città più progressista d’Italia" ma cosa questo stia a significare concretamente ce lo dovrebbero spiegare anche perché, se parliamo di carcere, la Dozza nel panorama italiano è una delle strutture dove abbondano le problematicità.