In secondo grado confermata la sentenza del 2014. Riceviamo e pubblichiamo: "L'intento repressivo era quello di disgregare e isolare un gruppo di compagne e compagni attivo nelle lotte, ma siamo ancora qua".
11 Maggio 2017 - 09:56
In secondo grado confermata la sentenza del 2014. Riceviamo e pubblichiamo: "L'intento repressivo era quello di disgregare e isolare un gruppo di compagne e compagni attivo nelle lotte, ma siamo ancora qua".
Oggi conferenza stampa in rettorato, con la proiezione del video delle manganellate subite durante la contestazione al ministro Madia: "Continueremo a lottare per mandarli tutti a casa".