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“Svolta sui Prati di Caprara, ma continueremo a vigilare”

Il Comune, con l’assessore Lepore, comincia a riconoscere che il bosco urbano è “un patrimonio” della città e che va riaperto un confronto con Invimit. Rigenerazione No Speculazione: “Una grande vittoria, ora cambiare le previsioni urbanistiche”.

23 Ottobre 2018 - 17:54

Dopo la partecipata manifestazione di sabato scorso, la mobilitazione dei cittadini per la difesa dei Prati di Caprara apre un’altra breccia in Comune. Se già era arrivato il passo indietro sul progetto dell’outlet, ora a Palazzo D’Accursio si comincia ad ammettere l’importanza del bosco urbano già presente nell’area. Ne ha parlato ieri l’assessore allo Sport, Matteo Lepore: “Dopo due anni di dibattito, mi sono convinto di una cosa: un grande bosco ai Prati di Caprara può essere un patrimonio della nostra città, un’opportunità straordinaria” capace di rapparesentare “il nostro contributo alla salute del pianeta”. Ha detto ancora Lepore: “Personalmente credo che grazie anche alla mobilitazione di tante e tanti cittadini si sia arrivati oggi a un momento importante. Ci sono le condizioni per riprogettare in modo aperto il futuro dei Prati di Caprara, un patrimonio di grande valore storico e ambientale per la città”. Il punto “mi pare sia puntare ad un progetto dalla grande valenza, tale da riaprire un confronto con i proprietari
dell’area cioè il Fondo Invimit. Per farlo occorrono scelte coraggiose, competenze e confronto, con un coinvolgimento ancora più ampio della cittadinanza”.

Parole che il comitato Rigenerazione No Speculazione ha rivendicato come un successo della campagna portata avanti ormai da mesi. “Una voce da dentro che comincia a riconoscere che salvaguardare il bosco dei Prati dovrebbe essere un obiettivo anche dell’Amministrazione. E’ una grande vittoria per il comitato, forse ancora maggiore della rinuncia all’outlet. Il riconoscimento del valore del bosco urbano come grande patrimonio per il presente e il futuro di Bologna. Aspettiamo di vederne gli sviluppi durante e dopo l’istruttoria pubblica, che devono necessariamente partire da una revisione radicale delle previsioni urbanistiche su tutti i Prati e sul quadrante Ovest. Incluso il Cierrebi. Ma già è un riconoscimento al lavoro del comitato e dei suoi millle e mille cittadini, e ne siamo fieri”.  Sul “progetto integrato” di cui parla Lepore “ovviamente continueremo a vigilare, coerentemente con la visione di città per Bologna che condividiamo con i nostri 9.000 circa cittadini che hanno sostenuto le nostre proposte”, ha scritto il comitato. “Alla base della svolta c’è la forza della mobilitazione dei cittadini, che ringraziamo ancora per la tenacia e a cui chiediamo di continuare ad esserci perchè si cambino le previsioni e i progetti sul quadrante Ovest, e oltre”.