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Sulla fuga dall’asilo “continuano le mistificazioni”

L’Sgb sulla vicenda delle Giaccaglia-Betti: “L’amministrazione vuole colpire tre insegnanti, ma si continuano ad omettere le responsabilità sulla gestione dei Centri estivi”.

02 Settembre 2017 - 15:02

“Dopo il silenzio delle ferie estive e prima della riapertura delle scuole dell’infanzia, l’amministrazione, attraverso l’articolo del Corriere della Sera dei giorni scorsi sulla vicenda della fuga dei due bambini dalla scuola Giaccaglia-Betti, esprime chiaramente la volontà di colpire i tre insegnanti che lavorano nella scuola durante l’anno con impegno e dedizione, in quanto ‘esperti’ della struttura della scuola”. E così “continuano le mistificazioni” su quanto accaduto, sostiene l’Sgb, visto che “si continua invece ad omettere le responsabilità sulla gestione dei Centri estivi ed in particolare della scuola Betti che è stata più volte segnalata sia dal personale sia dai rappresentanti dei genitori come plesso ‘non sicuro’ perché inserito in un contesto difficile. Prova ne sia che il giorno 4 luglio ad apertura del centro estivo si è verificata una pericolosa rissa nell’immediata vicinanza del giardino e sono state allertate le forze dell’ordine”.

Inoltre, afferma il sindacato, “si omette la responsabilità fondamentale del pedagogista che ha convocato una riunione di tutti gli insegnanti alle ore 13, mentre i bambini facevano attività libera, senza tener conto dell’organizzazione del lavoro che in questi casi prevede la vigilanza a carico dei collaboratori. Non si cita il fatto che ben due pedagogisti ed altre due insegnanti abbiano ricevuto anch’essi la contestazione di responsabilità. Si continua a porre l’accento sul cancellino trovato aperto, e sulla posizione del tasto per aprire il cancello. Si sorvola sul fatto che la gestione della sicurezza delle strutture scolastiche è in capo all’amministrazione che evidentemente ha scelto di non intervenire nonostante il grave episodio d’intrusione di un estraneo nella scuola accaduto il 5 dicembre 2015. Sgb ribadisce che non si possono improvvisare Centri estivi in scuole ‘non idonee’ come ampiamente espresso dalla mobilitazione generale per lo sciopero del 3 luglio scorso il cui concentramento era proprio davanti alla scuola Giaccaglia-Betti e che non si può criminalizzare il personale che diligentemente ha eseguito una direttiva del pedagogista. Non permetteremo che si colpiscano tre lavoratori con il chiaro intento di attaccare tutta la categoria che si è più volte opposta alle politiche di precarizzazione della scuola pubblica volute da questa amministrazione. Siamo pronti ad una nuova mobilitazione”.