Acabnews Bologna

“Subito altre strutture più piccole” per chi è al Cas di via Mattei

L’appello del Coordinamento migranti e di molte altre associazioni, che sottolineano come l’ex caserma Chiarini sia “del tutto inadeguata a preservare sia gli ospiti che i lavoratori dal rischio di contagio”. E le cose non cambiano per Villa Aldini e Centro Zaccarelli.

13 Marzo 2020 - 14:51

“Coronavirus: chiediamo urgenti misure per il Cas Mattei”. Il Coordinamento Migranti rilancia l’appello a Prefettura e Comune di Bologna per “individuare urgenti misure per garantire la tutela delle persone richiedenti asilo attualmente ospitate nell’ex Hub Mattei. Struttura che ancora prima della emergenza coronavirus presentava notevoli criticità, tali da rendere inopportuna la sua ‘ristrutturazione’ in grande Cas, ma è evidente che oggi essa è del tutto inadeguata a preservare sia gli ospiti che i lavoratori dal rischio di contagio“. Posizione a cui si associa un lungo elenco di adesioni: Asgi (Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione), Avvocato di strada di Bologna, Hayat onlus, Associazione Trama di terre, Associazione Bianca Guidetti Serra, Appenino Migrante, Associazione Benininesi per la fraternità, Associazione Lavoratori Marocchini in Italia, Associazione Senegalese Chaikh/Anta Diop, Caritas Diocesana Bologna, Comunità del Sierra Leone, Comunità Gambiana di Bologna,  Comunità Nigeriana di Bologna, Comunità Pakistana Bologna, Coordinamento Eritrea Democratica, Diaspora Guineana dell’Emilia-Romagna, Diaspora Ivoriana dell’Emilia-Romagna, Yeredemeton Comunità Maliana, Usb Bologna.

“L’invito dello Stato è rimanere ognuno nelle proprie abitazioni, per spezzare la catena del contagio, ma è palese che sia del tutto inconferente rispetto ad una struttura, quale l’ex Hub Mattei, in cui le persone sono costrette a convivere in assembramenti che vanno nel senso opposto alle prescrizioni legali. Analoga situazione di sovraffollamento e/o di forzata vicinanza è riscontrabile nelle strutture di Villa Aldini e del Centro Zaccarelli, come segnalato dal Coordinamento Migranti. La modifica del sistema di accoglienza dei richiedenti asilo inscritta nella legislazione cd. emergenziale di cui al DL 113/2018 ha condotto ad assiepare le persone in posti angusti, rendendo di per sé inadeguate le misure destinate alla loro assistenza, tanto più adesso che occorrerebbe preservare la loro salute, come delle lavoratrici e dei lavoratori. Chiediamo, pertanto, che la Prefettura di Bologna ed il Comune di Bologna, ognuno per la parte di competenza, individuino immediatamente altre strutture alloggiative, di piccole dimensioni, più adeguate a garantire la salute degli ospiti del Cas Mattei, di Villa Aldini e del Centro Zaccarelli, nonché dei lavoratori addetti all’accoglienza. L’emergenza coronavirus consente deroghe alla normativa in materia di appalti, con affidamento diretto a soggetti in grado di garantire a tutti la complessiva salute pubblica. Chiediamo che, a tal fine, sia indetto un incontro, con modalità da concordare, per individuare immediate soluzioni alla grave criticità denunciata dal Coordinamento Migranti”.