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Studenti contro le sanzioni: “Assediato il Senato accademico”

Hobo interrompe la seduta, poi attivisti respinti con la forza dalla polizia. La seduta riprende nel pomeriggio, ancora contestata: “Saremo noi a sospendervi!”. In zona universitaria anche un presidio contro la partecipazione dell’Ateneo al G7 Ambiente.

23 Maggio 2017 - 18:34

“Bloccato il Senato accademico: contro i provvedimenti disciplinari e il Codice etico, sospendeteci tutt*!”. Sono le parole d’ordine pronunciate stamattina dal collettivo Hobo, che si è presentato in rettorato interrompendo la seduta del Senato che all’ordine del giorno aveva anche la discussione sul provvedimento disciplinare annunciato a carico di uno studente. Dopo il blitz degli studenti, è circolata la voce che la seduta del Senato fosse stata riconvocata in via Belmeloro (anche se a quanto riferito dall’Ateneo lì si stava svolgendo una diversa riunione tecnica sull’accreditamento dei corsi di studio, con la partecipazione anche dei senatori) e così gli attivisti si sono spostato in quella direzione, prima di essere bloccati e respinti con la forza dalla polizia in tenuta antisommossa: “La polizia carica in università”, ha riferito Hobo. La seduta del Senato è poi ripresa nel pomeriggio, di nuovo in rettorato (con gli ingressi sbarrati) e di nuovo contestata dagli attivisti di Hobo, riunitisi nel cortile per disturbare la riunione con cori, pentole, fumogeni e lanci di uova. “Ormai i senatori assediati non ce la fanno più”, ha scritto il collettivo: “Noi continuiamo a gridare e farci sentire in cortile: questo senato non s’ha da fare!” e “saremo noi a sospendervi!”.

Sempre per oggi, intanto, davanti al rettorato era in programma anche un presidio convocato dalla rete “G7M – Ambiente alla base, non al vertice” in vista del prossimo G7 sull’ambiente che si svolgerà a Bologna: appuntamento organizzato perchè “troviamo sconcertante che l’Università di Bologna si è già dichiarata pronta ed entusiasta a far gli onori di casa, rinunciando ad essere voce critica rispetto alle politiche dei governi che da anni distruggono e devastano i nostri territori”. Raccontano gli studenti di Link: “Oggi in piazza Verdi abbiamo messo in scena la laurea a Donald Trump in Scienze Ambientali per denunciare la partecipazione dell’Università al G7 Ambiente. Pensiamo che il ruolo sociale dell’Università debba essere quello di critica di questo modello di sviluppo e non quello di partecipazione a un evento ipocrita cui partecipa anche il governo americano negazionista dei cambiamenti climatici”.