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“Student Hotel schiaffo a chi non ce la fa”, si prepara l’assedio sonoro

In vista dell’inaugurazione dello “studentato di lusso” nell’edificio ex Telecom, collettivi (Cua, Noi Restiamo, Xm24 e Saperi Naviganti) in piazza l’1 ottobre: “Il segnale di una Bologna diversa rispetto a quella della speculazione e dell’Università per pochi”.

29 Settembre 2020 - 17:59

L’apertura dello Student Hotel in via Fioravanti è “uno schiaffo a tutte le studentesse e gli studenti, ossia la maggior parte, che fanno i salti mortali per campare e sono completamente dimenticati. Non vogliamo questo tipo di città e non vogiamo che il Covid diventi una scusa per accelerare un processo già in atto: rendere l’univesità uno spazio sempre più esclusivo, per pochi”. Ecco perchè si prepara una contestazione contro l’inaugurazione della struttura: appuntamento in piazza dell’Unità l’1 ottobre alle 15. Oggi i promotori della manifestazione (Cua, Noi Restiamo, Xm24 e Saperi Naviganti) hanno spiegato le ragioni della mobilitazione con una conferenza stampa in piazza dell’Unità. Dopo lo “sgombero violentissimo” che cacciò decine di famiglie dall’edificio ex Telecom occupato, aprire proprio lì uno Student Hotel rappresenta “oltre al danno, anche la beffa”: perchè si parla di “uno studentato di lusso- spiegano i collettivi- fatto per studenti ricchi e professionisti in transito da Bologna i cui prezzi son assolutamente fuori mercato per chi volesse venire a studiare in città e non potesse permettersi una singola da quasi 700 euro o una doppia il cui prezzo minimo è di 450 euro”. Per questo “critichiamo non solo il concetto stesso di Student Hotel e dove si colloca, ma anche il fatto che non possono essere demandate a strutture private come questa le giuste richieste di diritto allo studio”, dicono le/gli attiviste/i, “soprattutto nel momento in cui ci troviamo alle porte di una crisi economico-sociale e dei consumi forse mai vista prima”. L’ex Telecom poi si trova a poca distanza dall’immobile da cui è stato sgomberato l’Xm24: “Il cantiere non c’è, è fermo” e alla fine “non ci stupiremmo- è stato detto in conferenza stampa- se poi quello spazio fosse dato in mano a privati e ci facessero invece che un cohousing, che non sarà fatto e l’hanno detto anche loro, qualcosa di simile allo Student Hotel”.

Il presidio dell’1 ottobre si annuncia così come “il segnale di una Bologna diversa rispetto a quella che con la speculazione edilizia e la cementificazione vuole farsi largo. Saremo qui in concentramento e cercheremo di essere quanto più visibili, ci saranno interventi e cercheremo di fare rumore portando padelle e piatti”. Si prevede un “assedio sonoro”, anticipano i collettivi, “sarà una piazza fortemente determinata, vogliamo far sentire a tutto il quartiere e soprattutto allo Student Hotel e al Comune, che si trovano a pochi passi da qua, tutto la nostra rabbia”. La manifestazione si terrà anche se non dovesse esserci un vero e proprio taglio del nastro dello Student Hotel: “Pensiamo sia comunque fondamentale iniziare a inserire nel dibattito pubblico l’inaccettabiiltà di questa cosa, anche a prescindere dall’inaugurazione effettiva che è stata lanciata per l’1 ottobre ma che non sappiamo in che forme si darà”.