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Strage del 2 agosto, chiesta la revoca del proscioglimento di un ex estremista di destra

Si tratta di Paolo Bellini, arrestato nel 1999 e poi diventato collaboratore di giustizia. “Se ci sono elementi per allargare le indagini è un fatto positivo”, commentano i familiari delle vittime. E i loro legali: “Segno che l’inchiesa sui mandanti sta avanzando”.

23 Marzo 2019 - 17:15

Revocare il proscioglimento disposto nel 1992 nei confronti di Paolo Bellini, ex estremista di destra di origini reggiane, nell’ambito delle indagini sulla strage del 2 agosto 1980. E’ la Procura generale di Bologna che avanza questa richiesta, anche se ancora non si sa per quale reato i magistrati intendano indagarlo nel caso di una revoca del proscioglimento (potrebbe trattarsi di concorso in strage, come per l’ex Nar Gilberto Cavallini). Bellini fu arrestato nel 1999 e poi divenne collaboratore di giustizia. Il suo nome è stato richiamato in alcune occasioni dai legali di parte civile nel processo a carico di Cavallini, in corso in Corte d’Assise. La richiesta dei magistrati sarà discussa il 28 maggio davanti al gup. Per i legali dei familiari delle vittime “è una notizia importante ed è il segno che l’indagine avocata sui mandanti sta avanzando”. Secondo l’Associazione dei familiari delle vittime, “se ci sono elementi per allargare le indagini è un fatto positivo”, anche perchè “non e’ nemmeno lontanamente pensabile che la strage possa essere stata eseguita da tre o quattro persone che si definiscono spontaneisti, ma che spontaneisti non erano”.