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Strage del 2 agosto, archiviata la “pista palestinese”

Un’ordinanza del Tribunale scrive la parola ‘fine’ sul filone d’inchiesta che escludeva la matrice fascista. L’Associazione dei parenti delle vittime: “Finalmente. Ora si trovino i mandanti”.

10 Febbraio 2015 - 18:10

14805374281_69973c5c71_zCome  ormai ci si aspettava, finisce definitivamente in un nulla di fatto la cosiddetta “pista palestinese” che, in sostanza, avvalorava l’ipotesi che la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 non fosse da ricondurre a gruppi neofascisti: oggi, accogliendo la richiesta della Procura, il Gip del Tribunale di Bologna ha emesso una sentenza di archiviazione per il relativo fascicolo d’indagine. “Finalmente”, commenta l’Associazione dei familiari delle vittime della strage.  “Quella che risulto’ in passato uno sviamento delle indagini e’ stata confermata come tale anche nel presente”. Fino ad oggi, “questa inconsistente pista e’ stata il ‘cavallo di battaglia’ di chi non ha mai voluto la verita’ sulla strage di Bologna, tentando di coprire le responsabilita’ di esecutori e mandanti”, scrive l’Associazione. A questo punto “ci auguriamo che la Procura non si lasci fuorviare da altre inconsistenti piste alternative che mirano solo ad inquinare la verita’ e auspichiamo che dedichi la sua attenzione ai documenti che, come Associazione, abbiamo depositato”. Documenti “utili per arrivare ai mandanti e ricordare cosi’ il prossimo 35esimo anniversario della strage conoscendo i loro nomi”.