Acabnews Bologna

Stazione: terroristi o senza biglietto
o senza casa? Nel dubbio, tornelli

Ok dal Comune, “in un’ottica di antiterrorismo”. Anche se ad un eventuale malintenzionato basterà poco per entrare passando da un altro scalo. Anche se in passato si era ammesso che l’obiettivo è tenere fuori gli indesiderati.

27 Ottobre 2018 - 12:50

Rispondendo in Question Time in merito all’installazione dei tornelli in stazione Centrale, di fronte all’ipotesi che lo scopo sia quello di allontanare i senza tetto che potrebbero cercare riparo nei locali della stazione, l’assessore alla sicurezza del Comune Aitini ha risposto che il progetto “è stato presentato in Prefettura da Ferrovie in vari momenti nell’arco degli ultimi mesi, è un progetto che vuole aumentare la sicurezza in stazione, come già avvenuto nelle più importanti stazioni italiane, penso a Roma, Milano, Firenze, Napoli dove è in corso di realizzazione, in un’ottica di sicurezza e di antiterrorismo. Bologna è la prima stazione passante in cui verrà realizzato”. Il tema non è nuovo, e come dichiara lo stesso assessore vi sono stati vari incontri fra gli enti coinvolti nel progetto nei mesi scorsi. Nondimeno, pare che la confusione sulle ragioni dell’installazione dei tornelli emerga dalle dichiarazioni rilasciate prima da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), che nel gennaio 2017 sosteneva la necessità del progetto “non per la sicurezza ma per garantire l’accesso solo a chi ha il biglietto” – quindi per tenere fuori dalla stazione mendicanti, venditori abusivi, chi cerca un riparo dal freddo o dalla pioggia, o vorrebbe anche solo utilizzare una fontana (quelle ormai non funzionano più da tempo) – e quelle della Giunta oggi. Insomma, sembrerebbe proprio una scelta fatta nel nome del decoro, come direbbero gli amanti del genere.

E invece oggi l’assessore se ne esce con il piano antiterrorismo. Sì, perché anche la stazione di Bologna deve fare la sua parte nel grande “progetto nazionale, che – dice Aitini – noi sposiamo in pieno e che ha come obiettivo quello della sicurezza dei passeggeri che transitano dalle stazioni in un’ottica primariamente di antiterrorismo”. Tutto chiaro? Proviamo a fare ordine: l’Help center, punto di accoglienza che, come si legge nel sito istituzionale del Comune, “svolge azioni di prossimità di strada, di prevenzione e limitazione dei rischi o dei danni correlati alla grave marginalità sociale delle persone che dimorano abitualmente in strada” rimarrà al suo posto con l’accesso dal piazzale Est della stazione, in via Jacopo Barozzi, anche se l’assessore parla di un “eventuale trasferimento del servizio – pur tenendo personalmente (!) – a precisare che ogni valutazione non è minimamente legata alla realizzazione del sistema di controllo degli accessi alla stazione”. Immaginiamo quindi che i tornelli verranno installati solo per l’accesso da piazza Medaglie D’Oro e da via de’ Carracci, dove si concentra il flusso principale dei passeggeri. Per ragioni di sicurezza, è chiaro. Ma c’è di più: l’assessore vede anche l’opportunità di incremento di nuovi posti di lavoro, perché “il progetto prevede di aumentare i controlli ai varchi, che saranno sia automatici che con personale dedicato che verrà assunto per questo scopo”.

Antiterrorismo, crescita dell’occupazione, e un occhio a non fare entrare quelli un po’ troppo impresentabili in stazione: et voilà, il tornello è servito. Peccato che la retorica presenti sempre il conto della sua inconsistenza: la nostra redazione ha provato a immaginare l’enorme difficoltà che troverebbe un ipotetico terrorista nel prendere un biglietto in stazione Centrale per raggiungere la stazione di Bologna San Vitale o di Anzola dell’Emilia, alla modica cifra di un euro. Evidentemente le speranze dell’assessore che tutto vada per il meglio saranno riposte in terroristi squattrinati che non possano permettersi di acquistarlo, quel biglietto. A ciò si aggiunge che a quanto ha constatato la redazione, a Roma Termini e Milano Centrale l’unico controllo è uno sguardo al biglietto, tanto più frettoloso quanto è alta l’affluenza ai binari. Insomma, la sicurezza è proprio una cosa seria. E Aitini, Ferrovie, e anche chi si beccherà un bell’appalto per installare i tornelli lo sanno bene. Per tutti gli altri, siano essi passeggeri, accompagnatori, senza casa o semplici amanti dei treni: scordatevi di andare a prendere la mamma sul binario quando arriverà con una valigia pesante. Si aspetta fuori, per la vostra sicurezza.