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Spuntano fascisti, scattano mobilitazioni

L’altra notte scritte contro il presidio forzanovista. Annunciate manifestazioni antifa contro Fuan e Eurasia domani a Giurisprudenza, e contro Lega e Allam il 16 al Baraccano. Strage, rinviata l’udienza preliminare per l’ex-Nar Cavallini.

08 Ottobre 2017 - 16:46

Qualche decina di invasati di Forza Nuova, malcamuffati da comitato civico “Bulaggna Dsdadet” e protetti da una decina di mezzi della Polizia, ha tenuto ieri un presidio in piazza Trento Trieste, ripiego dopo i roboanti annunci dei giorni scorsi di una “marcia degli italiani” contro “l’immigrazione incontrollata”, vietata dalla Questura. Ad accoglierli, diverse scritte vergate nottetempo dagli antifascisti, come “Fascisti servi dei padroni” e “Nostra patria è il mondo intero”

Altri soggetti di estrema destra si vedranno domani in università, e c’è un appuntamento di contestazione: “Lunedì alle ore 17 nella facoltà di giurisprudenza in Sala Armi di via Zamboni 22 si svolgerà un dibattito, dal titolo Guerra in Siria, organizzato da Azione Universitaria – Fuan Bologna”, scrive Hobo.

“Dei quattro fascistelli – si legge poi – che militano in questa sedicente organizzazione finanziata dall’università ci interessa poco: figli dei partiti istituzionali galleggiano da anni nella pattumiera della storia. Ciò che interessa, invece, è sottolineare la collaborazione tra l’AlmaMater di Bologna”, il cui “contributo” è accreditato nella locandina dell’iniziativa “e la rivista di studi geopolitica ‘Eurasia‘”, il cui vicedirettore è tra i relatori annunciati:”Non tutti sapranno che dietro tale sigla si nasconde la penna – macchiata di sangue – di Claudio Mutti, pensatore rossobruno che, negli anni in cui i fascisti piazzavano bombe sui treni e nelle piazze, si è distinto come militante della frangia nera stragista. Potremmo dire tante cose. Ad esempio potremmo dire che l’amministrazione del PD, bolognese e nazionale, è sempre più propensa a concedere spazio ai fascisti” o che “i fascisti, attraverso il metodo della costituzione di associazioni fittizie, stanno moltiplicando i loro centri di documentazione e aggregazione. Ma ciò che vogliamo dire è che di parole ne sono state scritte tante, e che i fascisti devono essere cacciati dall’università. Caro Rettore sei una vergogna, ed ora lo sanno tutti. Invitiamo tutti e tutte, studenti e studentesse, collettivi e non, a venire in Piazza Verdi alle 16 per una giornata di mobilitazione antifascista!”.

Il successivo appuntamento lo dà un comunicato di Coordinamento antifascista Murri e Nodo sociale antifascista, che intervengono anche sul presidio forzanovista di ieri: “Dopo la passerella fascista del 28 giugno scorso per Via Santo Stefano, quando la presentazione di un fumetto d’ispirazione neofascista con la presenza di esponenti di Forza Nuova e CasaPound ha bloccato il quartiere e ha visto uno spropositato e immotivato spiegamento di forze dell’ordine in assetto antisommossa, il 7 ottobre scorso Piazza Trento e Trieste è stata lasciata in mano a ‘Bulagnna Dsdasdet’, nuova sigla fascista, protetta da un’inaudita presenza di polizia e carabinieri, con persino l’installazione di barriere antisfondamento”.

Prosegue il testo: “Dopo tutto questo, la sera del 16 ottobre alle h.20.30 il Quartiere Santo Stefano assisterà all’ennesima messinscena fascista alla sala Marco Biagi del Baraccano con la Lega Nord che organizza un’iniziativa di presentazione del libro ‘Maometto e il suo Allah’, ultima ‘opera’ di Magdi Cristiano Allam, ‘giornalista’, che da quando si è convertito al cristianesimo ha preso posizioni sempre più vicine a quelle dell’estrema destra xenofoba. Sul suo blog Allam scrive ‘la mia priorità è salvare gli italiani, gli imprenditori, i lavoratori, i disoccupati, le famiglie, i giovani, i pensionati, i sindaci, le Forze armate e dell’ordine, per promuovere insieme un Fronte di Liberazione degli Italiani dalla dittatura Eurocratica, finanziaria e relativista che sta perpetrando il crimine epocale di trasformare l’Italia ricca in italiani poveri’. Altra posizione scandalosa di questo soggetto è sulla strage della stazione di Bologna: è fermamente convinto della pista palestinese”.

Dunque la chiamata alla mobilitazione: “Tutti coloro che portano avanti questi pensieri non devono avere più alcuno spazio nel Quartiere Santo Stefano, a Bologna e in qualsiasi altra città d’Italia. Diamo appuntamento per un presidio creativo lunedì 16 ottobre alle h.19.30 in piazza di Porta Santo Stefano, per ribadire che il Quartiere Santo Stefano è antifascista e antirazzista e per far capire a Magdi Cristiano Allam e a tutti i razzisti e fascisti che non possono continuare a fomentare odio indisturbati nel nostro quartiere”.

A proposito di fascisti, venerdì è stato il giorno dell’udienza preliminare nei confronti dell’ex-Nar Gilberto Cavallini, accusato di concorso nella strage della stazione del 2 agosto 1980. Secondo i magistrati, avrebbe fornito supporto logistico ai tre camerati già condannati in via definitiva come esecutori, Francesca Mambro, Giuseppe Valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini.

Sono state ammesse 90 parti civili, tra familiari e istituzioni, ma l’udienza è stata rinviata al 25 ottobre, quando il gup sciogliera la riserva su un’eccezione avanzata dal legale di Cavallini, secondo il quale non potrebbe essere processato per il principio del ‘ne bis in idem’, in quanto già condannato per banda armata per le stesse condotte che gli vengono contestate ora.

Il presidente dell’associazione dei familiari Paolo Bolognesi, parlando con i cronisti, rimarca come nella richiesta di rinvio a giudizio scritta dalla Procura i Nar siano definiti “spontaneisti”, come già in quella di archiviazione dell’inchiesta sui mandanti: “Per me affermare una cosa simile nel 2017 vuol dire non aver letto neanche la sentenza della Cassazione del ’95 (che condannò Mambro e Fioravanti, ndr), da cui emerge esattamente il contrario. Altrimenti perche’ Licio Gelli e i servizi segreti avrebbero dovuto depistare per impedire che si arrivasse a Mambro e Fioravanti?”. E poi, “la sentenza della Cassazione su piazza della Loggia dice che dietro le stragi c’era un disegno comune, in cui mi pare improbabile che potesse esserci spazio per gli spontaneisti”.