Culture

Speciale / Un 2015 in movimento [cronaca+foto+video]

Gli articoli, le immagini e gli editoriali di Zeroincondotta per un resoconto (parziale) degli ultimi 12 mesi di mobilitazioni e notizie a Bologna.

02 Gennaio 2016 - 09:40

Presidio moratoria sfratti - © Michele LapiniL’annuncio di una nuova ondata di sfratti in arrivo: è una delle primissime notizie pubblicate da Zic nel 2015 e nel corso dei mesi successivi troverà piena conferma, visto che sarà proprio la lotta per la casa a caratterizzare l’anno appena concluso. Gennaio prosegue con il ricordo del disastro ferroviario di Crevalcore, poi con un’occupazione del rettorato e una contestazione in piazza per la presenza di Renzi in città. Fra Benito Fusco critica il sindaco Merola per la partecipazione al pranzo dei poveri, Bologna si mobilita dopo l’assalto fascista al Dordoni di Creamona, Zic presenta “Viva la lotta per la casa!” e poi (con Distribuzioni dal basso) “1990-92 Immigrati a Bologna, una stagione di lotta per il diritto alla casa”. Riprendono le vertenze dei facchini all’Interporto, arriva lo sgombero di Idra da una palazzina della Curia via Albiroli e il nostro giornale interviene con un editoriale sulle proprietà immobiliari della Chiesa. A febbraio la protesta degli educatori sociali sbarca in Comune, all’Ic20 i genitori si oppongono alla benedizione pasquale, viene archiviata la “pista palestinese” per la strage del 2 agosto 1980 e si manifesta al fianco del popolo greco contro i diktat della Troika. Nasce la mediateca Gateway, vengono revocati i divieti di dimora agli indagati per i fatti di piazza Verdi del 2013, si manifesta contro la vendita delle azioni Hera, cala il sipario _DSC5555 copiasull’esperienza delle ex Merlani, alla Sda si lotta contro 500 licenziamenti e partendo dal Teatro comunale comincia una lunga serie di autoriduzioni. A marzo si difendono gli spazi autogestiti in Ateneo, nei dormitori si fanno i conti con la fine del Piano freddo, il ricordo di Francesco Lorusso riempie via Mascarella e una targa viene apposta sulla teca che copre gli spari, metre dalla Dozza emerge un caso che ha del surreale:”Grazia respinta, ma verificare che il detenuto sia ancora vivo”. Le telecamere di Zic.tv documentano la presentazione del libro “Genuino Clandestino“, il Community Center di via Filippo Re torna ad essere autogestito e il nostro giornale segnala un nuovo caso di razzismo strisciante nella Polizia municipale.

Ad aprile l’Alma Mater censura  una vignetta, si riaccende la protesta delle operaie Mr.Job, la Corte d’Appello conferma che fu un missile a provocare la strage di Ustica, si contestano le preghiere anti-abortiste delle sentinelle in piedi. Il mondo della scuola porta il ministro Giannini a lasciare la festa del Pd, scende il piazza la Bologna NoExpo,NoExpoMayDay - © Michele Lapini si ricorda nelle piazze la Resistenza antifascista e Zic segnala come a stretto contatto con le cerimonie istituzionali del 25 aprile spuntino serenamente auto e divise naziste. L’articolo 5 del Piano casa comincia a perdere pezzi con il riallaccio dell’acqua all’occupazione di via De Maria e scatta il divieto di dimora per due attivisti di Hobo. A maggio cariche e fermi per l’arrivo di Renzi in Montagnola, si manifesta contro la Buona scuola e contro le sanzioni disciplinari emesse dall’Ateneo contro il Cua, viene subito sgomberata l’occupazione di Eat the rich in via Fioravanti, un maestro fa obiezione di coscienza contro la somministrazione dei test Invalsi. Viene sequestrata l’Aula C dopo oltre 20 anni di autogestione, si manifesta al fianco di Rom e Sinti mentre sul web esplode il razzismo dei supporter di centrodestra, cinque attivisti di Hobo finiscono ai domiciliari e in città sbarca una montagna di libri contro il Tav. Secondo sgombero lampo per Eat the rich (questa volta da via Alessandrini), le forze dell’ordine cacciano le persone che avevano trovato casa all’ex Dima e viene interrotta anche l’occupazione degli ex Magazzini del popolo. Anche giugno si apre all’insegna degli sgomberi, con La Rage e l’ex caserma Stamoto, mentre ileatherich Comune manda a letto la zona universitaria, nelle scuole riesce lo sciopero degli scrutini e a Bologna scatta un arresto per la manifestazione antifascista di Cremona. Arrivano pesanti condanne per la vertenza Coopservice, viene sgomberata Villa Adelante e si contesta la Reunion dell’Alma Mater. Tragedia a Zola Predosa: “Niente dopo lo sfratto”, poi il suicidio. Da Bologna parte una staffetta solidale per supportare i migranti al confine di Ventimiglia, ancora un foglio di via contro Hobo e in città arriva dal Rojava la voce della comandante Ypj.

A luglio il Comune mette a bando una serie di locali ma escludendo i sexy shop equiparandoli alle sale giochi, la Procura apre un’inchiesta sull’acqua ridata alle occupazioni, arriva un nuovo giro di vite sulla socialità in zona universitaria mentre a Imola risulta tranquillamente in servizio un poliziotto condannato in via definitiva per i fatti di Genova 2001. Zic traccia un ritratto dello scomparso cardinale Biffi, nel giro di 24 ore viene sgomberata l’occupazione Oxi in via dei Mille, il nostro giornale sottolinea le contraddizioni interne al Pd sul Piano casa e si ha un esempio di cosa succede quando uno sfratto purtroppo viene eseguito. _DSC6053 copiaAd agosto si ricorda la strage alla stazione del 1980, Rfi lascia la stazione senza fontanelle per impedire ai poveri di lavarsi, muore l’ex sindaco Renato Zangheri, viene effettuato uno dei tanti sgomberi che si sono susseguiti durante l’anno sul Lungoreno, viene staccata la luce all’ex Ferrari occupate e a Làbas. Il Tpo viene colpito da un divieto di dimora per lo sgombero di Villa Adelante e Zic approfondisce la storia di questa ingiustizia di regime. A settembre scattano due arresti anche a Bologna per un’azione NoTav in Val di Susa, decine di profughi vengono espulsi da via Mattei per aver rifiutato l’identificazione mentre molti bimbi migranti si ritrovano senza un posto a scuola e quelli occupanti vivono tutto il peso dell’articolo 5. Alla Mr.Job si protesta sul tetto contro i licenziamenti, nuove e pesanti misure cautelari colpiscono gli attivisti di Tpo, Làbas e Hobo proprio a pochi giorni dal corteo “Bologna della libertà contro la Bologna della paura” che può contare anche sul supporto di numerosi scrittori. Dalle Due torri parte una carovana “open borders” per la Slovenia e in Cirenaica, tra reading e “guerriglia odonomastica”, si ricordano le tante storie di resistenza al colonialismo italiano e al nazifascismo che si intrecciano in quel rione.

A ottobre cariche sugli studenti che manifestano contro la Buona scuola, manifestano i NoBorders, un attivista di Hobo finisce ai domiciliari per aver violato il divieto di dimora e il carcere della Dozza continua ad essere sovraffollato._DSC9467 copia Nel giro di pochi giorni si consumano tre sgomberi destinati a lasciare un segno in città: quello di Atlantide per l’ordinanza del sindaco Virginio Carlogiovanardi Merola (come lo ribatezza Zic dopo le sue dichiarazioni sulla lobby gay), dell’occupazione di via Solferino e dell’ex Telecom (che il nostro giornale commenta con l’editoriale “Bologna (non) è una città di merda” prima di denunciare il caso del funzionario della Questura con la scritta “Danger” sul manganello). Si manifesta contro Forza Nuova, contro il ministro Poletti, per il diritto all’aborto e per le condizioni lavorative dei facchini, mentre l’Alma Mater omaggia il regime saudita e in zona universitaria risulta incredibilmente difficile aprire un semplice bagno pubblico. Zic propone “Bologna city of walls”, la mostra sulla città degli sgomberi, mentre si scopre che sono ancora al palo i lavori in via San Petronio Vecchio a tre anni dallo sgombero di Bartleby. A novembre partono i picchetti in Ateneo contro il nuovo Isee e Bologna si mobilita contro il comizio-bluff di Lega nord e destre in piazza Maggiore, con scontri e arresti, mentre si delineano nuove frontiere dello sgombero con associazioni che “riqualificano” e poi magari ottengono le aree. Parte una campagna di boicottaggio dei negozi e bari che sfruttano i lavoratori, il nostro giornale svela il futuro dell’ex convento di Santa Marta,uSgombero Atlantide - © Michele Lapinino studente ai domiciliari ottiene la possibilità di dare un esame dopo lo stop dei giudici e nelle scuole si riflette su come parlare delle stragi di Parigi. Cariche e un arresto durante una contestazione contro Salvini, Zic ripercorre la storia (e i mille possibili usi) del sottopasso in centro che il Comune  ha deciso di chiudere e scoppia la crisi della Saeco. A dicembre si apre la vertenza delle lavoratrici Holiday Inn, a Làbas viene aperto un dormitorio autogestito e in via Agucchi le forze dell’ordine intervengono nel giro di pochi minuti per sgomberare l’occupazione di un edificio delle Poste (che, nello stesso giorno, celebrano il Giubileo della misericordia). Si confermano anche a Bologna le male pratiche delle istituzioni nel rilascio dei permessi di soggiorno, il nuovo vescovo riconosce che ci sono “tante case vuote e tanta gente senza casa” (ma intanto proprio la Curia è uno dei maggiori proprietari immobiliari della città) e Zic dedica un deferente ricordo a Licio Gelli. Si dà vita all’ultima delle tante manifestazioni per la casa viste durante l’anno, vengono occupate diverse Via Agucchi - © Michele Lapiniscuole, arriva una pioggia di condanne per le proteste davanti a Bankitalia del 2011, il nostro giornale firma un reportage sul muro di filo spinato eretto contro i profughi al confine sloveno e la Procura dispone il sequestro di Làbas. In via Gobetti si ricorda la strage al campo nomadi compiuta dalla Uno Bianca, gli occupanti dell’ex Beretta si riallacciano la luce e sul progetto People mover si allungano le ombre di una nuova inchiesta che questa volta potrebbe coinvolgere la Giunta Merola dopo che l’ex sindaco Delbono è già a processo.

Per la nostra redazione si concludono così altri 12 intensi mesi all’insegna dell’informazione indipendente e partigiana. Mentre un altro anno inizia, perchè c’è sempre un’altra storia da raccontare…

 

> La fotogallery 2015:

2015

> La playlist 2015 di ZicTv: