Acabnews Bologna

Spariti i contributi dei precari della scuola, niente disoccupazione

E’ mistero sulle quote non versate dal Miur: stamattina presidio all’Inps. Riders Union attacca Glovo per aver licenziato un fattorino per ragioni sindacali, poi ‘riattivato’ dall’azienda. Ieri sciopero dei fattorini di Carrefour e Pam.

05 Luglio 2018 - 16:59

“Una volta scaduto il contratto a tempo determinato con la scuola, molti/e supplenti si sono visti respingere la domanda di sussidio di disoccupazione (Naspi) presentata all’Inps. Il motivo? All’Inps non risultano i contributi che il Ministero delle Finanze avrebbe dovuto pagare per i mesi di lavoro dei precari e delle precarie. Per i più fortunati, i contributi si fermano al 31 gennaio. Risultato: tantissimi/e docenti precari/ie, una volta terminato l’anno scolastico, restano senza un reddito pur avendo, sulla carta, diritto al sussidio di disoccupazione”. Così il Coordinamento Precari/ie Scuola Bologna e Modena, che questa mattina ha tenuto un presidio davanti all’ingresso della sede Inps di via Gramsci, interviene sulla vicenda segnalata già alcuni giorni fa dell’assenza di contributi che avrebbero dovuto essere stati versati dal ministero per quasi tutti i mesi di lavoro del 2018.

Infatti, continuano i precari della scuola, “l’Inps di Bologna sta respingendo anche le domande di riesame e si rifiuta di erogare la Naspi sulla base della documentazione cartacea presentata dai docenti, tra cui i cedolini, dove figurano chiaramente i contributi ai fini previdenziali. Come Coordinamento Precari/ie della Scuola di Bologna e Modena riteniamo molto grave che sia proprio lo Stato ad essere inadempiente nei confronti dei suoi dipendenti e a non garantire la piena attuazione dei loro diritti. Ci domandiamo se la ‘sparizione’ dei contributi riguardi anche i dipendenti pubblici di altri settori e quelli con contratti a tempo indeterminato.  Chiediamo che la situazione dei contributi previdenziali venga regolarizzata subito, visto che migliaia di dipendenti pubblici rischiano di perdere il diritto alla disoccupazione per scadenza dei termini.  Chiediamo all’Inps di Bologna di trovare una soluzione per garantire il nostro diritto a ricevere nei tempi previsti questa importante prestazione a sostegno del reddito. Abbiamo chiesto con urgenza un incontro al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, dott. Versari, per avere risposte da chi sul territorio rappresenta il nostro datore di lavoro.  Invitiamo tutti/e i/le precari/ie della scuola a monitorare la propria area riservata del sito Inps, per conoscere tempestivamente l’esito della domanda Naspi e per verificare se, nell’area ‘estratto conto contributivo’, figurano effettivamente i contributi relativi al servizio prestato”.

Ieri invece Riders Union Bologna, dopo che era circolata la notizia della “disconnessione” – vale a dire del licenziamento – di un fattorino alle dipendenze dell’azienda di food delivery Glovo pare per ragioni sindacali, aveva diffuso un comunicato invitando al boicottaggio della piattaforma spagnola: “Abbiamo da poco avuto notizia che un rider bolognese di Glovo è stato disconnesso ovvero licenziato. Il motivo? Essere vicino ad un sindacato ed essere stato fotografato durante un volantinaggio”.  Il lavoratore aveva preso in questi giorni la tessera della Uil, e i fattorini autorganizzati sottolineano che “come Riders Union Bologna anche noi abbiamo subito più volte pressioni e avvertimenti più o meno diretti. Spesso abbiamo dovuto indossare una maschera durante i nostri presidi e scioperi per tutelarci dalle ritorsioni delle aziende. È inaccettabile che le piattaforme di food delivery calpestino in questo modo dei diritti fondamentali come quelli di libertà e associazione sindacale. Tutto ciò è possibile perché queste aziende applicano contratti che permettono loro di scaricare i lavoratori in ogni momento, come fossero pacchi e non persone. Per questo esprimiamo solidarietà e vicinanza al lavoratore licenziato e chiediamo il suo immediato reintegro”. I ciclofattorini ribadiscono che l’unico modo per porre un “freno all’arroganza delle piattaforme è intervenire per regolamentare il settore. Dal tavolo di contrattazione nazionale a cui stiamo partecipando devono uscire soluzioni forti e concrete. Intanto lanciamo un boicottaggio di Glovo per sabato sera dalle 19 alle 22, invitando tutti e tutte a non ordinare dalla piattaforma come segnale di vicinanza e sostegno ai rider in lotta. Gira questo post ai tuoi amici e invitali a partecipare al boicottaggio usando l’hashtag #boycottGlovo #maipiùconsegnesenzadiritti. Se Glovo sfrutta e licenzia, allora blocchiamo Glovo!”. Nella serata di ieri tuttavia da Palazzo d’Accursio è arrivata la notizia del reintegro del lavoratore precedentemente “disconnesso”, anche se con delle probabili limitazioni di orario. Riders Union ha comunque confermato il boicottaggio nei confronti di Glovo per sabato sera.

Altri fattorini, in questo caso coloro che effettuano le consegne a domicilio per alcuni supermercati della grande distribuzione, nello specifico Carrefour e Pam, ieri hanno incrociato le braccia per quattro ore con la proclamazione dello sciopero da parte di Adl Cobas, “per denunciare l’assenza da mesi di relazioni sindacali da parte dell’azienda impedendo così di affrontare l’adeguamento dei contratti part-time e delle differenze retributive, come la questione dei carichi eccessivi di trasporto e mettendo in atto atteggiamenti antisindacali contro gli iscritti ad Adl Cobas. I lavoratori in sciopero hanno messo in atto un presidio informativo davanti ai maggiori punti vendita delle due catene della G.D.O. raccogliendo solidarietà contro il sistema degli appalti. Per questo motivo chiediamo immediatamente una riapertura del tavolo di trattativa per la regolarizzazione delle suddette situazioni nel rispetto della dignità e dei diritti del nostro lavoro”.