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Social Log: “Ribaltiamo il piano casa” [foto + comunicato]

Presidio davanti all’assessorato alle politiche sociali e breve corteo contro il decreto Lupi, approvato oggi al Senato, e in difesa delle occupazioni abitative.

14 Maggio 2014 - 14:28

Presidio contro il Piano Casa - © Michele LapiniProsegue la mobilitazione contro il piano casa , che dopo l’approvazione di oggi in Senato approderà presto in commissione a Montecitorio.

Stamattina Social Log ha promosso un presidio in piazza Maggiore, davanti al Comune, da dove si è anche mosso un breve corteo per le strade del centro. Attivisti e occupanti di casa, che hanno chiesto un incontro all’assessore al welfare Frascaroli,  contestano le decisioni in tema abitativo del governo Renzi. Molto discusso è soprattutto l’art.5 del decreto Lupi, quello che vieta l’allaccio alle utenze nelle occupazioni e non permette di ottenere la residenza per chi vive in stabili occupati.

I dimostranti hanno puntato il dito contro i “7.000 alloggi vuoti, tenuti appositamente vuoti da chi specula sulle nostre vite alzando i prezzi degli affitti, svendendo il patrimonio pubblico ma continuando a cementificare senza sosta”. Di fronte all’insufficiente risposta delle istituzioni a Bologna “che conta 40.000 famiglie in stato di disagio abitativo, 6.000 famiglie in attesa di una casa popolare e solo 400 assegnazioni all’anno“, l’unica risposta reale e concreta è la riappropriazione degli stabili sfitti”, ribadiscono gli attivisti.

> Le foto:

http://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157644669302814/show/

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> Il comunicato:

Un’altra giornata di lotta oggi a Bologna, dalle 10.30 in Piazza Maggiore ci siamo riuniti per un presidio con le famiglie che in questi mesi si sono avvicinate al percorso di lotta per la casa di Social Log. Un presidio che come intenti aveva quelli di denunciare l’attacco alle famiglie che da anni lottano per vedersi riconosciuto il diritto ad avere una casa con il Piano del Governo renzi e l’articolo 5 del Ministro Lupi.

Piano casa con il quale ci vorrebbe far credere di poter dar soluzione all’emergenza abitativa che attraversa l’Italia, ma il Ministro Lupi sa bene che i finanziamenti previsti per il piano serviranno solo ed esclusivamente ai costruttori e alle banche, sfornando nuovi alloggi destinati alla vendita o ad un affitto medio-alto. Sicuramente uno strumento che non serve per garantire una casa a chi non ce l’ha, soprattutto per i milioni di giovani precari o disoccupati costretti a vivere con i genitori anche oltre i 35 anni di età o a coloro che per la perdita del lavoro hanno come unica soluzione la strada.

Una mattinata sotto l’assessorato alle politiche sociali per ribadire che l’unico provvedimento reale è e rimane il blocco degli sfratti, accompagnato dal riuso degli immobili pubblici e privati non utilizzati contro la speculazione per il rilancio dell’Edilizia residenziale pubblica, così come era stato richiesto con forza dai movimenti per il diritto all’abitare per dare risposte concrete al disagio abitativo vissuto da più di 40000 famiglie solo a Bologna.

Il numeri della mattinata e la determinazione a continuare la battaglia per bloccare il Piano Casa e richiedere una moratoria sugli sfratti ha permesso al presidio di ottenere un incontro con gli assessori alla casa e alle politiche sociali, calendarizzato per settimana prossima.

Abbiamo inoltre voluto rispedire al mittente le motivazioni prese in causa per delegittimare e chiedere lo sgombero dell’esperienza di riuso degli stabili sfitti del Condominio Sociale in via Mario de Maria, legate a supposizioni che in quel posto non ci avrebbe mai potuto vivere nessuno a causa dei problemi di infiltrazioni d’acqua che provocherebbe problemi statici, un problema che secondo gli esperti era irrisorio e al quale abbiamo dato soluzione definitiva grazie ad un piano di ristrutturazione e alla cooperazione tra tutti gli attuali abitanti e gli esperti del settore.
La lotta continua

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