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Smog, a Bologna scattano le misure d’emergenza

Superati per tre giorni consecutivi i limiti delle pm10: da domani a lunedì intervengono i provvedimenti straordinari previsti dal Piano aria. E intanto l’Ausl avverte: a causa dell’inquinamento l’aspettativa di vita si accorcia di sei mesi.

06 Dicembre 2018 - 14:22

Per Bologna e provincia arriva il momento delle misure d’emergenza anti-smog: sono stati superati i limiti di pm10 per tre giorni consecutivi e così da domani a lunedì scattano i provvedimenti straordinari previsti dal Piano regionale sulla qualita’ dell’aria. Questo significa, principalmente: stop ai diesel euro 4 (dalle 8,30 alle 18,30), riscaldamenti abbassati e limiti all’uso dei caminetti. Tutto ciò riguarda Bologna, Imola, Argelato, Calderara, Casalecchio, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo, Ozzano, San Lazzaro e Zola Predosa.

E proprio di questi giorniè è un dato allarmante diffuso dall’Ausl: a causa dell’inquinamento, chi è nato nel 2017 a Bologna ha un’aspettativa di vita inferiore di sei mesi rispetto a quella attuale. Sempre l’Ausl segnala che nel 2017 sono stati 35 i decessi per cause naturali legati a eventi attribuibili alle polveri sottili (pm10), di cui 10 per patologie cardiovascolari e cinque respiratorie, a cui si aggiungono altri 60 decessi legati alle pm2,5 (polveri ultrafini), 24 per effetto dell’ozono (di cui 14 per patologie cardiovascolari e due respiratorie) e 33 legate al biossido di azoto. Per quanto riguarda i ricoveri, per patologie respiratorie si parla di 42 casi legati alle pm10, 103 per le polveri ultrafini, 41 per ozono e 106 per biossido di azoto. Sotto il profilo delle patologie cardiovascolari, invece, risultano 58 ricoveri per polveri sottili, 79 per le pm2,5 e 84 per eventi attribuibili all’ozono. Numeri in linea con le annualità precedenti.