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Sit-in alla Pam: “Dipendenti trattati come pacchi di pasta”

Usb ieri in presidio “per denunciare come l’azienda stia cercando di costringere al licenziamento 12 lavoratori, trasferendoli da Roma al nord Italia, a 700 chilometri di distanza dai loro affetti e dalla loro vita”.

10 Agosto 2021 - 16:35

(foto Fb Usb Bologna)Ieri Usb in presidio davanti ai punti vendita Pam di tutta Italia “per denunciare come l’azienda stia cercando di costringere al licenziamento 12 lavoratori, trasferendoli da Roma al Nord Italia”: a Bologna il sit-in si è svolto davanti al punto vendita di via Marconi. Due anni fa, ricostruisce il sindacato, “l’azienda cede il negozio di Morena, a Roma, trattando i dipendenti, con 20 anni di esperienza messa a sempre a disposizione dell’azienda, alla stregua dei pacchi di pasta. Venduti insieme alle mura e alla merce. I lavoratori intentato causa con Usb e vincono. Pam è obbligata a reintegrarli nella loro sede di lavoro, a rigor di legge deve essere riaquisito il negozio di Morena, la stessa cessione infatti è illegittima. Pam invece si beffe della sentenza, non prova neanche a ricollocare i dipendenti nel territorio di Roma, ma li trasferisce nel Nord Italia, a 700 chilometri di distanza dai loro affetti e dalla loro vita”. Scrive ancora Usb: “Tantissima la solidarietà dei clienti che si sono fermati per conoscere nei dettagli la situazione, compilando le lettere, preparate da Usb, per chiedere all’azienda di reintegrare nell’immediato tuti i lavoratori”. Quello di ieri è stato “solo il primo passo, non accettiamo accordi al ribasso. Continueremo la lotta in strada e nelle aule di tribunale finchè Pam non rispetterà tutti i diritti”.