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Sfratto al Savena: murato alloggio Erp

Comitato inquilini via Gandusio: “Atto infame e prepotente”. Picchetto e rinvio invece per un altra famiglia senza reddito, supportata da Social Log.

26 Gennaio 2016 - 15:57

murata“L’infamia e la prepotenza di Acer non ha limiti. Stanno eseguendo uno sfratto in via Abba (quartiere Savena), sgomberando una famiglia con bambini dalla casa popolare”. E’ la denuncia su Facebook del Comitato inquilini via Gandusio, che ha postato le foto dell’appartamento murato.

Il comitato addita l’amministrazione comunale: “Merola, Frascaroli e aggiungiamoci anche Malagoli, raccontano favole, invece di risolvere l’emergenza abitativa la stanno aggravando ancor di più. Centinaia di di appartamenti popolari sfitti o murati, ecco la realtà delle case popolari a Bologna, tra la corruzione diffusa e lo sciacallaggio di Acer, assistenti sociali, associazioni che lucrano sulla pelle dei proletari”.

E’ andata meglio a un’altra famiglia di cui dà conto Social Log, che esprime anche solidarietà agli sfrattati di via Abba: “Alle prime ore della mattinata abbiamo difeso la famiglia di Zeinab, Rajii, e il piccolo Mohamed dallo sfratto che il ricco palazzinaro, proprietario della casa e dell’intero immobile, era determinato ad eseguire. L’affitto, in una casa anche insalubre, è divenuto troppo costoso da quando Rajii è disoccupato e Zeineb lavora saltuariamente come badante. I servizi sociali non hanno mai dato alcun sostegno alla famiglia e solo la solidarietà tra inquilini resistenti e occupanti di case ha permesso alla famiglia di poter restare in casa resistendo allo sfratto. Il prossimo accesso dell’ufficiale giudiziario sarà l’8 marzo!”.

Picchetti antisfratto (foto fb Social Log)Il collettivo ribadisce “la necessità di una moratoria immediata degli sfratti a Bologna e la pubblicazione delle liste di assegnazione delle case popolari del 2016” e ricorda l’appuntamento del corteo di questo sabato al quartiere Barca: “Dopo il picchetto vincente di lunedì scorso che ha difeso Stefano e la sua famiglia dallo sfratto abbiamo deciso di festeggiare per le strade del quartiere e invitare tutti i residenti e le residenti ad unirsi alla lotta per il diritto alla casa. Rompere la solitudine, sconfiggere la paura e raggiungere la lotta, questa è la soluzione per affrontare lo sfratto incombente e l’emergenza abitativa nella nostra città. Bologna, come altre città d’Italia, in questi ultimi anni ha visto una crescita impressionante della richiesta di sfratti, dovuti nella maggioranza dei casi alla ‘morosità incolpevole’ dell’inquilino che a causa della crisi economica, e quindi disoccupazione e precarietà non ha potuto più pagare l’affitto per sopravvivere insieme alla propria famiglia. Se si è sotto sfratto non c’è da vergognarsi, ma al contrario trovare il coraggio per lottare insieme a tante altre persone e famiglie che si trovano nella stessa situazione. Sabato saremo in corteo alla Barca per comunicare al territorio le ragioni della lotta per la casa, e invitare a chi ne ha bisogno di unirsi nella nostra giusta battaglia!“.