Acabnews Bologna

Sfratti annunciati in via Battistelli

Il Comune di Bologna intima agli inquilini della struttura di prima accoglienza di lasciare gli alloggi. Organizzato un presidio di protesta.

19 Luglio 2018 - 20:41

Un gruppo di famiglie migranti è sotto minaccia di sfratto negli alloggi comunali di via Batistelli. Infatti, da parte del Comune di Bologna è arrivata l’intimazione a lasciare i minuscoli monolocali che fanno parte della struttura d’accoglienza entro la fine di luglio, senza proporre altre soluzioni od opportunità.
Guarda caso questa ingiunzione avviene in un tempo in cui la città si svuota e ci sono pochi occhi, orecchie e bocche per denunciare e solidarizzare, come potrebbe avvenire in altre stagioni, verso questa umanità più fragile che non ha nessun altra prospettiva abitativa. Le forze politiche che sostengono la maggioranza a Palazzo d’Accursio, in questi mesi, hanno criticato i “metodi e i toni della ruspa” del ministro dell’Interno Salvini, ma poi quando si trovano a governare in città le situazioni di disagio sociale non si discostano per nulla da simili atteggiamenti.

Le persone che rischiano di rimanere senza un tetto hanno già conosciuto la strada, la marginalità e la precarietà. In questi anni hanno sollevato la testa e lottato, hanno partecipato a diverse occupazioni di immobili sfitti. Tutto questo per cercare di far crescere i loro figli im maniera dignitosa. In questi anni di precarietà lavorativa ed esistenziale, non solo si è dovuto fare i conti con il Job acts, per i migranti, i soggetti più deboli e i nuovi poveri, a livello abitativo è stato proposto un vero e proprio “ house’act”. Se da parte degli enti locali ti viene offerto un alloggio provvisorio hai sei mesi o un anno per trovarti una sistemazione per tuo conto. Se in quel lasso di tempo non sei in grado di “accasarti” per te scatta l’”allontanamento”, con tutte le conseguenze che si porta appresso: se sei migrante perdi il permesso di soggiorno e torni ad essere indesiderato e scarto; per tutti essere senza casa è il ritorno a un inferno che hanno già conosciuto.

Ormai anche Bologna, e non da ora, sta scivolando verso derive d’indifferenza e desolisarizzazione. Nella città dei bed and breakfast e della “vocazione turistica” anche per gli studenti e per i lavoratori fuori sede è diventato pressoché impossibile trovare un semplice posto letto. Nel contempo, a livello di edilizia sociale, l’amministrazione comunale continua a proporre a chi è in emergenza abitativa risoluzioni momentanee e con un enorme dispendio di risorse pubbliche,senza nessuna prospettiva decente.
Per far sì che questi sfratti non passino nel silenzio più assoluto, l’Unione Inquilini, insieme ad altre associazioni e sindacati di base promuove per venerdì 20 luglio, alle ore 11, un presidio, davanti alla struttura di prima accoglienza di via Battistelli 2.