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Settimo rinvio, Zaky ancora detenuto dopo un mese dalla scadenza della custodia cautelare

Nessun passo avanti nella kafkiana vicenda che coinvolge lo studente dell’Alma Mater arrestato per reati d’opinione tre mesi fa nella capitale egiziana.

28 Aprile 2020 - 18:45

 “L’udienza per il rinnovo della detenzione di Patrick si sarebbe dovuta tenere oggi, dopo che la procura l’aveva già  rinviata per sei volte, a partire dal 16 marzo, ma è stata rinviata ancora una volta per la settima volta!”. Così un post della pagina Facebook Patrick Libero, aperta a sostegno dello studente dell’Alma Mater arrestato per reati d’opinione a inizio febbraio, appena atterrato al Cairo.

Prosegue il post: “Vogliamo sottolineare il fatto che le uniche misure precauzionali adottate per limitare la diffusione del coronavirus (Covid-19) sono misure che violano i diritti degli individui ad avere una rappresentanza legale e il loro diritto costituzionale di protezione dalla detenzione senza ordine giudiziario da parte della procura. La situazione attuale lascia le persone detenute in custodia cautelare in una situazione illegale dopo la fine dei giorni di custodia cautelare ordinati dall’accusa, ma senza il loro rilascio e mentre viene negato il loro diritto costituzionale di avere una rappresentanza legale e senza dover affrontare le accuse contro di loro. Chiediamo quindi l’immediato rilascio di Patrick George Zaki anche se l’indagine continua per l’assenza di giustificazioni per la detenzione preventiva e per proteggerlo dalla minaccia di prendere il virus che potrebbe avere gravi conseguenze mediche perché è asmatico. Oltre al fatto che l’ordine di custodia cautelare non è più valido in quanto i giorni di custodia cautelare precedentemente ordinati si sono conclusi il 23 marzo e non sono stati più rinnovati da allora”.