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Servono studentati: e l’affare (privato) continua

Fondi esteri guardano famelici all’opportunità di realizzare nuove strutture. E la Regione esulta. Intanto, negata l’archiviazione di Merola (e altri) nell’inchiesta sul bimbo morto in una casa Acer. Rinviato lo sfratto di L.C., fino a febbraio.

26 Dicembre 2018 - 13:08

Che la carenza di alloggi per gli studenti fuorisede si sia rapidamente rivelata un bell’affare per le operazioni urbanistiche private, è già una realtà. Ma a quanto pare la distribuzione della torta è solo all’inizio. Agli interventi già in corso di realizzazione o annunciati, infatti, se ne potrebbero presto aggiungere altri. La Regione Emilia-Romagna, infatti, ha fatto sapere che alcuni fondi esteri sarebbero interessati a investire a Bologna per realizzare nuovi studentati per gli universitari. Una strada che sta la Regione rivendica con soddisfazione di aver intrapreso, insieme al Comune: “Stiamo ricevendo molte richieste da fondi internazionali per investire in studentati e questo è un bene- ha dichiarato l’assessore regionale all’Istruzione, Patrizio Bianchi- perchè finalmente si sta capendo che gli studenti sono una ricchezza”. E su questo, proprio non ci piove… Nel frattempo, se alla chiusura del bando Ergo per l’anno accademico in corso erano 200 gli studenti dell’Alma Mater considerati idonei ma rimasti senza alloggio, a metà dicembre ce n’erano ancora una cinquantina in questa situazione nonostante i posti man mano lasciati liberi dai laureati.

Restando in tema casa, si apprende che serviranno altri accertamenti tecnici prima di decidere se archiviare o meno le sette persone indagate a vario titolo per cooperazione in omicidio colposo e per falso nell’inchiesta sulla morte del bambino di nove anni che, nel 2016, morì dissanguato dopo essersi ferito con il vetro di una porta-finestra in una casa Acer. Tra gli indagati ci sono anche il sindaco Virginio Merola e l’ex presidente di Acer, Claudio Felicani. Anche per loro, nei giorni scorsi, il gip ha rigettato la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura, disponendo un supplemento di verifiche tecniche sulla porta-finestra.

Infine, un aggiornamento sulla vicenda di L.C., donna di origine rumena che rischia di finire per strada dopo aver assistito un anziano fino ai suoi ultimi giorni all’interno di un alloggio Acer a Castelmaggiore: “Una piccola buona notizia. Lo sfratto è stato rinviato a febbraio; c’è tempo per trovare una soluzione”, è l’informazione pubblicata sul blog “La bottega del Barbieri”, che aveva segnalato il caso.