Acabnews Bologna

“Portate materessi e coperte all’ex Beretta” [+comunicati]

Appello di Asia-Usb per sostenere il Centro di accoglienza autogestito “Lampedusa” di via XXI Aprile. Inoltre, pubblichiamo i comunicati diffusi per manifestare solidarietà agli occupanti.

02 Marzo 2014 - 13:31

“Abbiamo urgente bisogno di brande, materassi e coperte. Chi ne avesse a disposizione può portarli al Centro di Accoglienza Autogestito ‘Lampedusa’ (ex clinica Beretta) in via XXI Aprile. Grazie!”. E’ l’appello diffuso oggi da Asia-Usb che, ieri, ha occupato lo stabile nella Giornata mondiale del rifugiato e del richiedente asilo.

Inoltre, pubblichiamo in questa pagina i comunicati diffusi per manifestare solidarietà agli occupanti.

* * * * * * * * * *

Come Social Log esprimiamo completa solidarietà al Sindacato Asia-Usb e ai rifugiate e alle rifugiate che da questa mattina (ieri, ndr) sono tornati in possesso degli stabili dell’ex clinica Beretta, dopo l’occupazione vergognosamente sgomberata nel 2012. Bologna è una città in cui si contano almeno 900 sfratti all’anno, 900 famiglie buttate in mezzo alla strada senza alcuna assistenza da parte delle istituzioni. Istituzioni che regalano false promesse smentite dalle porte chiuse in faccia a chi si rivolge a loro per chiedere una casa o per chiedere un contributo per far fronte al costo sempre più elevato di affitti, utenze ecc.

Per questo motivo Social Log accoglie con grande entusiasmo la nuova occupazione di Asia USB “CENTRO DI ACCOGLIENZA AUTOGESTITO LAMPEDUSA” e manifesta tutta la sua solidarietà verso questa nuova conquista che rappresenta un ulteriore tassello per la soddisfazione di tutti i nostri bisogni.

Crediamo inoltre che di fronte all’incapacità da parte delle istituzioni di dare risposte alle legittime richieste e ai diritti dei rifugiati, voltando le spalle a qualsiasi obbligo internazionale sull’asilo politico e addirittura alle più basilari forme di assistenza, la riappropriazione, siamo convinti, sia la strada giusta che collettivamente, possiamo e dobbiamo praticare.

Siamo consapevoli che l’unica alternativa è la lotta, una lotta che va nella direzione del blocco degli sfratti e dell’occupazione degli stabili e delle case in disuso disseminate in questa città.

Social Log

* * * * * * * * * *

La Rete dei Comunisti Bologna esprime piena solidarietà agli asilanti, organizzati da AS.I.A. USB che stamattina, 1 marzo (ieri, ndr) hanno occupato l’ex clinica Beretta, ridando la luce a un edificio pubblico vuoto da anni, già occupato e sgomberato qualche tempo fa.

La riappropriazione degli spazi abitativi, di fronte all’emergenza casa ingrandita dalla crisi, è una pratica essenziale per rispondere ai bisogni materiali di fasce sempre più larghe di popolazione.

Il tentativo di escludere della città tutti coloro che vivono nella precarietà lavorativa e sociale dev’essere contrastato quotidianamente e in ogni modo, per rispondere alle esigenze di chi vive il territorio e contro chi invece lo vuole ridisegnare solo a favore di speculazione e privatizzazioni.

La politica nazionale, dettata dall’Unione Europea, non sa, non può e non vuole dare alcuna risposta in merito alle migliaia di persone vittime delle stragi nel Mediterraneo, ne ai suoi sopravvissuti. Per questo esprimiamo la massima solidarietà con la lotta degli asilanti, e con la carovana dei diritti che muoverà verso Bruxelles il prossimo giugno, per esprimere la determinazione dei popoli a non subire più le politiche di esclusione e reclusione emanate dall’UE che tenta di relegare i popoli a condizioni di vita sempre più inaccettabili.

Rete dei Comunisti Bologna

* * * * * * * * * *

Ross@ Bologna esprime la propria solidarietà e complicità al sindacato Asia/USB e ai rifugiati politici che hanno occupato la ex clinica Berretta di Via XXI Aprile, riappropriandosi di uno spazio lasciato colpevolmente vuoto.

Bologna è una città che conta centinaia di sfratti, che significano altrettante centinaia di famiglie che hanno come unica alternativa la strada. Di fronte all’autismo delle istituzioni, tutte comprese e nessuna esclusa, di dare risposte reali  alle giuste richieste dei rifugiati, negando perfino l’obbligo internazionale sull’asilo politico, riteniamo che la lotta, l’occupazione e la requisizione degli edifici vuoti sia la risposta più giusta e corretta.

Siamo per questo a fianco dei rifugiati ,appoggeremo attivamente e parteciperemo a tutte le iniziative di lotta che si svilupperanno nel nostro territorio.

Ross@ Bologna