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Sda, continua la mobilitazione dei facchini

Ieri, con Si Cobas e Crash, blocco alle Poste di via Zanardi e corteo: “Lo scontro è aperto”. E Usb: “Dall’azienda proposte ancora insufficienti”.

09 Maggio 2015 - 18:14

craContinua la mobilitazione dei facchini della Sda. Ieri i lavoratori hanno picchettato il deposito delle poste (dove lavorano 450 operai), raccontano i Si Cobas. “La vertenza in atto è scaturita dal fatto che 500 facchini sono fuori dal magazzino per la serrata del magazzino da parte della Sda . Ricordiamo che l’azienda aveva chiesto il licenziamento di 240 lavoratori perché sono per loro in esubero anche se ognuno di loro faceva ore di straordinari. Tre giorni di confronto in Prefettura e ogni volta l’accordo stabilito con Sda veniva rimangiato su pressione delle Poste italiane, una battaglia politica per tentare di cancellare il Si Cobas dal magazzino. Non passeranno: da oggi è aperto lo scontro e lo sciopero non lo limiteremo ai soli magazzini Sda ma colpiremo anche i veri padroni del vapore”. La protesta di ieri, sostenuta dagli attivisti di Crash, si è articolata anche con un corteo: “Fianco a fianco con i lavoratori Si Cobas della Sda in corteo selvaggio lungo le via di Bologna! La Bologna dei picchetti e della dignità in lotta contro privatizzazioni e licenziamenti!”, ha scritto il centro sociale su Facebook.

Anche l’Usb fa il punto sull’andamento delle trattative: la proposta avanzata da Sda, “per noi non ancora sufficiente, prevede l’assunzione immediata di 150 lavoratori e di altri 150 entro giugno e l’applicazione degli ammortizzatori sociali per tutti, anche per i tempi determinati. Per procedere nella discussione è quindi necessario un confronto di merito con le cooperative che dovrebbe essere calendarizzato per lunedì mattina prossimo. L’Usb proseguirà nell’assemblea permanente con i lavoratori anche in questi giorni decidendo forme di mobilitazione se si renderanno necessarie”.