Acabnews Bologna

“Scuole nel caos con il blocco delle supplenze”

Lo denunciano insegnanti di diverse scuole materne e elementari chiedendo che venga cancellata la direttiva che per il terzo anno impedisce le sostituzioni nei primi giorni di assenza.

16 Settembre 2017 - 15:21

Abolire “la norma che da due anni avvilisce la didattica nella scuola dell’infanzia e primaria non sostituendo i docenti per il primo giorno di assenza”. E’ quanto chiede un documento firmati dagli insegnanti di diverse scuole primarie e d’infanzia del bolognese: Fortuzzi, Longhena, Bottego, Silvani, 2 Agosto, Infanzia di Calderara di Reno, Scandellara, Federzoni, Acri, Rita Levi Montalcini.

Spiegano maestre e maestri: “Questo sarà il terzo anno in cui nelle nostre scuole non verranno chiamati i supplenti per i primi giorni di assenza degli insegnanti. Ciò accade ogni volta che si verifica una nuova assenza, anche di un solo giorno. Sono gli effetti del comma 333 dell’art 1 della legge di Stabilità 2014 che lo proibisce per risparmiare fondi, evidentemente suggerendo di utilizzare il personale cosiddetto di ‘potenziamento'”.

Di conseguenza “un docente di potenziamento abbandona il proprio progetto di recupero o di approfondimento per coprire la supplenza”, oppure “si chiede ai docenti delle classi di rinunciare alle attività di recupero effettuate nelle ore di contemporaneità per andare a sostituire” o infine “si dividono le bambine e i bambini della classe nelle altre classi della scuola. Addirittura a volte viene proposto ai docenti di sostegno di lasciare la classe di titolarità, dove seguono il loro alunno, per coprire una classe diversa”.

Accusano gli insegnanti: “L’applicazione di questa norma significa precipitare le scuole nel caos in occasione di ogni assenza del personale, a maggior ragione quando le assenze sono più d’una. Nascono problemi di sicurezza e viene in un modo o nell’altro interrotta o modificata la didattica nelle classi. L’applicazione della normativa non viene sospesa neppure nei casi di lavoratori titolari della L.104, che hanno esigenza di usufruire dei loro permessi in gran parte per singole giornate”.

“Eppure – si legge ancora nella nota – nella legge, e ovviamente nella circolare annuale (quest’anno la circolare n. 37381 del 29 agosto 2017) si legge chiaramente che la norma va applicata “fatte salve la tutela e la garanzia dell’offerta formativa”, quindi questa norma va applicata solamente se non confligge con l’offerta formativa, che evidentemente comprende le attività di sostegno e recupero dei bambini in difficoltà fatte da docenti del potenziato o da docenti di classe attraverso la suddivisione in piccoli gruppi. Queste attività quindi non vanno interrotte per coprire le assenze del primo giorno”.

In conclusione, “chiediamo quindi che nelle scuole non si applichi il blocco delle supplenze. Chiediamo che la normativa chiaramente in contraddizione con l’idea di realizzare una scuola di qualità venga abolita. Chiediamo che anche i vincoli di chiamata dei supplenti relativi al personale Ata e di segreteria siano abrogati al più presto”.

Gli insegnanti delle altre scuole posspno aderire scrivendo a sbloccosupplenze a gmail.com.