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Scuola, referendari: “Quello che il Comune non dice”

Il Comune apre una pagina web per dare “informazioni utili” sulla consultazione del 26. Il comitato Articolo 33: “Omessi alcuni dati, dai 423 bimbi esclusi l’anno scorso ai finanziamenti in amento per le private”.

14 Maggio 2013 - 19:22

Il Comune di Bologna ha aperto una pagina web per “pubblicare dati e informazioni utili a rispondere ai quesiti più frequenti” riguardanti il referendum che, il prossimo 26 maggio, consentirà ai cittadini di esprimersi sui finanziamenti che ogni anno Palazzo D’Accursio garantisce alle scuole private. Dalle “informazioni utili”, però, mancano diversi elementi.

All’iniziativa del Comune, infatti, il comitato Articolo 33 (promotore del referendum) replica con su Facebook pubblicando altri dati: quello relativo ai 423 bambini che l’anno scorso non hanno trovato posto alla materna e l’andamento, in crescita negli anni, degli stanziamenti comunali a favore delle private dell’infanzia (295.000 euro nel 1995, 445.671 euro nel 2001, 895.500 euro nel 2005, 1.043.500 euro nel 2008 e 1.188.585 euro nel 2011). All’amministrazione, dunque, i referendari chiedono: “E’ corretto informare cosi’?”.