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Sciopero trasporto pubblico all’80%

Usb in corteo dalla sede di Tper a quella della Regione Emilia-Romagna: il sindacato di base ribadisce il “no” alla privatizzazione del servizio ferroviario ed ottiene incontri su casa, reddito e cooperative in appalto.

24 Gennaio 2014 - 17:31

Grande risultato per lo sciopero del Tpl

Trasporto, casa e reddito al confronto in Regione

Grande successo lo sciopero del Tpl in Emilia- Romagna, l’80% dei lavoratori ha aderito alla protesta. La manifestazione, indetta contro le politiche di privatizzazione dei trasporti, per il diritto al lavoro, all’abitare e per un reddito dignitoso, dopo un presidio sotto la sede di Tper in via Saliceto, è proseguita in corteo sino sotto i palazzi della Regione, dove una delegazione dell’Usb ha incontrato l’assessore Peri. Nella delegazione anche un lavoratore stagionale degli appalti Tnt in rappresentanza di un settore che altro non rappresenta che l’ultimo anello di una catena di sfruttamento dell’immigrazione.

Durante l’incontro l’Usb oltre a ribadire la posizione di contrasto alla messa a gara del servizio ferroviario e il no secco alla firma della clausola di salvaguardia, ha ottenuto invece l’impegno della Regione a due incontri specifici sulla questione dell’abitare e del reddito e che affronti specificatamente anche il tema delle Cooperative in appalto.

Usb ritiene che debba essere un atto dovuto da parte della Regione Emilia-Romagna la creazione di un piano serio per il rilancio dell’occupazione e del reddito minimo garantito a partire dalla messa in pratica di un tavolo di discussione per l’utilizzo dei fondi strutturali europei 2014-2020 per la creazione  di nuova occupazione ispirata ai  valori di equità sociale e valorizzazione dei beni comuni.

Usb Emilia-Romagna