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Sciopero globale per il clima, quest’anno la piazza è virtuale

Until The Revolution e Fridays For Future danno vita a iniziative sul web a poco più di un anno dalla prima manifestazione globale: approfondimenti, conferenze online e una raccolta di contributi caricati su una mappa telematica e geolocalizzati sotto Palazzo Chigi.

24 Aprile 2020 - 20:06
Foto repertorio

“E’ passato poco più di un anno dal primo sciopero globale per il clima, che ha visto invadere le strade di Bologna – insieme a tantissime altre città – da migliaia di persone, spinte inizialmente da un sentire comune di ‘voglia di futuro’ e poi da sempre più consapevolezza politica riguardo alla questioni climatica, ambientale ed ecologica”. Lo scrive sui canali social Until The Revolution, il collettivo studentesco impegnato nelle lotte al cambiamento climatico, che per oggi aveva in programma una nuova tappa dello sciopero per il clima e che spiega: “Oggi, giornata che ci avrebbe voluto nuovamente vedere ghermirsi le città di cartelli e urla che inneggiano alla vita e alla giustizia sociale ed ecologica, sarà un global strike diverso, non ci potremo stringere l’un* l’altr*, non potremo lottare insieme, ma possiamo aprire gli occhi e per questo avere ancora più voglia di fare qualcosa, di cambiare lo stato di cose passato e presente che ha portato fino all’esplosione di questa pandemia”.

Raccontano studentesse e studenti che quest’anno “sono nati, in Italia e in tutto il mondo centinaia di collettivi, di gruppi che, legandosi profondamente a tutte le lotte territoriali già esistenti hanno saputo analizzare queste tematiche, ormai sollevate e non più ignorabili, mettendole in pratica in modi differenti. Ciò di cui, infatti, ci si è subito accort*, dall’esplosione di questa pandemia globale, è che essa non sia altro che una delle diverse espressioni (come scioglimento di ghiacciai, desertificazione, inquinamento dell’aria ecc) di un vivente ormai esausto (letteralmente e figurativamente), sfruttato e devastato fino all’osso. Le attività produttive, specialmente legate alle industrie agroalimentari hanno quasi irrimediabilmente modificato gli ecosistemi e di conseguenza gli equilibri tra specie presenti al loro interno, permettendo a virus che prima non avevano occasione di entrare in contatto con il genere umano di farlo, come anche quello che oggi tiene in ostaggio l’intero pianeta (eccetto molte fabbriche, quelle ancora non hanno accettato di fermarsi!). Per questo oggi più che mai è necessario non fermarsi e fare della lotta ecologista il grimaldello per scoperchiare tutte le brutture, le incongruenze e le conseguenze mortifere del sistema-mondo in cui nessn* di noi ha scelto di vivere. Sistema economico che fino ad adesso ha sfruttato senza remore popolazioni, corpi e territori nel nome del profitto, dell’iperproduttività. Non ci sarà pace finchè non saranno liberati dalla morsa dello sfruttamento estrattivista corpi e territori: il momento di immaginare nuovi mondi e di realizzarli è adesso! In occasione di questo sciopero oggi l’incontro online per il ciclo seminariale ‘Pandemia: sintomi di una crisi ecologica globale #3’ insieme ad Alice Dal Gobbo, sarà dedicato ai temi caldi della lotta ambientale odierna: ‘Liberare il corpo. Covid-19 tra pratiche di dominio e decolonizzazione’. Segui la diretta Facebook sui canali di Ecologia Politica, anche in differita o sul canale YouTube Ecologia Politica Network!”.

Anche le e i giovani di Fridays For Future hanno organizzato una giornata di protesta sul web: “Questo venerdì, dalle 11 alle 13, invaderemo i social di foto con cartelli e striscioni. Per partecipare scatta una foto con un cartello di protesta e l’hashtag #ritornoalfuturo: progettiamo insieme il modo per ripartire con il piede giusto quando l’emergenza sanitaria sarà finita! Tagga le pagine Fridays For Future – Bologna e Fridays For Future Italia”. Fra le iniziative, anche una geolocalizzazione collettiva “sotto Palazzo Chigi, la sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri! Partecipare è semplicissimo, ecco come fare: vai sul sito www.ritornoalfuturo.org/map/;inserisci il tuo nome (anche di fantasia) e un messaggio; scegli l’icona che preferisci; trascinala sotto (o anche dentro) Palazzo Chigi nella mappa. Ecco! Adesso stai anche tu partecipando al #GlobalDigitalStrike! Condividi una tua foto con il tuo cartellone sui social, mettendo come località Palazzo Chigi! E non dimenticare gli hashtag #GlobalDigitalStrike e #RitornoAlFuturo”.